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Il report

Startup addio, ora i giovani sognano il posto fisso

Uno studio rivela come la pandemia ha modificato le priorità dei giovani anche in campo lavorativo, sacrificando l’interesse per l’innovazione verso la sicurezza del lavoro e lo stipendio

di Mauro Speranza 27 Ottobre 2021 17:26
financialounge -  giovani lavoro Mood posto fisso startup

Gli sconvolgimenti economici e sociali arrivati con la pandemia da coronavirus hanno cambiato le priorità e gli obiettivi di molte persone, sempre più alla ricerca di stabilità e sicurezza in campo professionale, mettendo in secondo piano l’innovazione e la creatività. A farne le spese sono soprattutto i giovani talenti, sempre più concentrati sugli stessi obiettivi delle generazioni precedenti: guadagni elevati, sicurezza del posto di lavoro e percorsi di avanzamento di carriere. A evidenziare un quadro sempre più in evoluzione è stato l’annuale report di Universum dedicato alle professioni e ai datori di lavoro, dal quale sono emerse le nuove priorità emerse delle interviste realizzate ad oltre 220 mila studenti universitari di economia, ingegneria e informatica, provenienti da dieci delle maggiori economie in tutto il mondo.

IL TRAMONTO DEL FASCINO DELLE STARTUP


Dallo studio emerge come con l’aumentare del bisogno di sicurezza tra i lavoratori più giovani diminuisca il fascino di lavorare per una startup caratterizzata da alti livelli di crescita e rischio. In particolare, a svanire nella mente dei giovani talenti sono il fascino per il tipo di lavoro, il team e la cultura dell’innovazione che sono proprie di questa tipologia di esperienza lavorativa. Il cambiamento è avvenuto negli ultimi cinque anni ma questo processo ha visto un’accelerazione nel corso della crisi da Covid-19. Se nel 2019 il 38% dei professionisti di reclutamento di personale di aziende importanti si dichiaravano essere “molto” preoccupati per la concorrenza di talenti da parte delle startup, lo studio di Universum ha evidenziato una forte diminuzione di questa percentuale nel 2021, scesa al 16%. Tutto questo assume maggior valore se si tiene in conto dell’exploit delle nuove imprese lanciate nel corso della pandemia, cresciute del 24% negli Stati Uniti, aumento senza precedenti nella storia del paese. Insomma, i giovani ‘creano’ nuove occasioni di lavoro, ma sempre meno innovative.

LE NUOVE/VECCHIE PRIORITÀ


L’emergenza sanitaria ha modificato le priorità personali e di carriera dei giovani talenti, in particolare degli studenti universitari Stem (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) secondo il rapporto di Universum, ridefinendo le priorità ricercate da datori di lavoro e carriera. Quello a cui si assiste è una sorta di ‘resa dei conti culturale’ in corso da parte di alcuni tipi di professioni legati alle industrie ad alto stress, con stabilità, sicurezza e successo, superati solo dalla priorità dell’alto guadagno, al pari delle generazioni precedenti.

I SETTORI DI STUDIO


In primo luogo, la chiusura dei confini, le limitazioni dei viaggi e il distanziamento sociale hanno portato al calo dell’interesse per le carriere internazionali, spostato verso aziende con sede nei loro paesi di origine. Le scelte, inoltre, si differenziano a seconda del settore di studio. Se per gli studenti di informatica il fascino di un lavoro in un’azienda innovativa è leggermente meno importante nel 2021, la sicurezza del lavoro recupera terreno. Per i futuri esperti di economica la priorità è data agli alti guadagni futuri, mentre per gli ingegneri questa possibile crescita economica è insidiata nelle loro preferenze dalla possibilità di ricevere referenze e dalla sicurezza del lavoro, in salita nella loro lista dei ‘desideri’ per il futuro.
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