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Focus sul credito

Vontobel: c’è ancora valore nei bond a basso rating in Europa

Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management (Gruppo Vontobel), spiega cosa insegano i movimenti degli spread delle emissioni a rating B e C da inizio anno e vede ancora valore extra in questa tipologia di obbligazioni

di Virgilio Chelli 3 Agosto 2021 07:50
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È abbastanza raro che una grande casa raccomandi di investire nella parte più bassa dello spettro del credito, perché le obbligazioni con rating CCC sono quelle da cui proviene almeno il 95% di tutti i default e sono molto più volatili di quanto normalmente accettabile. Ma all'inizio dell'anno TwentyFour si sentiva abbastanza sicura che i rendimenti migliori sarebbero probabilmente venuti dai bond con rating CCC, pur raccomandando allocazioni modeste per non sconfinare in un’area un po' troppo vicina all’azionario.

IL GIOCO DI SPREAD E RATING


Quindi, nonostante la visione positiva, si è scelta solo una leggera esposizione, anche perché, spiega di Mark Holman, CEO di TwentyFour Asset Management, la chiamata sulle CCC era ciclica, e ci trovavamo nel punto del ciclo in cui gli investitori vengono pagati molto per assumere il rischio, mentre invece i tassi di insolvenza scendono bruscamente. Di conseguenza, gli spread si comprimono tra le varie fasce di rating, rendendo le attività classificate CCC come le più performanti.

I CCC SI MUOVONO IN ANTICIPO


Di solito in un ciclo, prosegue l’analisi di Holman, il punto più basso negli spread viene prima per i CCC, poi per le single-B prima di raggiungere finalmente le BB. Per esempio, nel ciclo precedente, le CCC hanno toccato il fondo nel 2014, mentre le BB si sono contratte fino al 2017, quando hanno toccato i minimi del ciclo. Lo spread tra gli asset CCC e BB si è compresso rapidamente quest'anno, portando alla forte performance di quella schiera di rating.

ANCORA VALORE IN EUROPA RISPETTO AGLI USA


Ma da inizio di giugno questa compressione si è invertita, in particolare in Europa, dove gli spread delle emissioni CCC si sono allargati di 85 pb rispetto alle BB, il che è abbastanza significativo. Inoltre, è abbastanza insolito che un'inversione si verifichi così presto nel ciclo, ma, tutto in questo ciclo è molto più veloce dell'ultimo. La lezione è che in primo luogo c'è ancora un valore extra in Europa rispetto agli Stati Uniti. Inoltre, con i declassamenti che in questo trimestre nell'high yield europeo sono contenuti e il tasso di insolvenza destinato a scendere sotto il 2% entro fine anno, l'aumento degli spread CCC sia semplicemente dovuto al fatto che il mercato ha fatto “de-risking” mentre il rally continuava.

MEGLIO ANDARE SUI SINGLE-B SUI MINIMI


Detto questo, con così tanto cash ancora in panchina, qualsiasi ulteriore calo degli spread invoglierà gli acquirenti ancora alla ricerca di fondamentali favorevoli ad entrare. Ma, sottolinea Holman, non è un trade privo di, quindi gli investitori devono essere diligenti nella selezione dei crediti e nelle tempistiche. Potrebbe invece essere più confortevole posizionarsi sui rating single-B, i cui spread sono tanto lontani dalla massima compressione sulla scadenza a 10 anni quanto quelli CCC. Di conseguenza, conclude Holman, andare su obbligazioni single-B sui minimi potrebbe rivelarsi un'operazione più duratura dal punto di vista del rischio-ritorno con l'avanzare del ciclo.
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