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Intesa batte le attese e inaugura le trimestrali delle grandi banche italiane: ecco cosa aspettarsi

BofA sottolinea prospettive favorevoli, si aspetta che i NPL siano tenuti sotto controllo e assegna un obiettivo di prezzo a 2,5 euro. Sotto la lente della banca USA anche Poste, Mediobanca e Unicredit

di Virgilio Chelli 5 Febbraio 2021 12:45
financialounge -  banche italiane Bank of America trimestrali

Oggi Intesa ha inaugurato la presentazione dei risultati 2020 e del quarto trimestre da parte dei big bancari italiani, nei prossimi giorni arriveranno anche quelli di Unicredit, Mediobanca e Poste. Il titolo, che guadagnavano circa il 3% prima della pubblicazione, è arrivato a toccare +4,2% per poi attestarsi intorno a +3,5%. Intesa ha comunicato di aver registrato un utile netto contabile a 3,3 miliardi l'anno scorso e che cda ha deciso di distribuire il massimo consentito come dividendi, ossia un totale di 694 milioni di euro. I ricavi sono stati pari a 19,03 miliardi di euro

INTESA LEGATA AL CICLO ECONOMICO


In ogni caso il prezzo obiettivo assegnato da BofA al titolo Intesa, che ha recuperato i 2 euro dopo molti mesi sul rally innescato dal conferimento dell’incarico di formare il governo a Mario Draghi, a 2,5 euro sull’orizzonte di 12 mesi, sulla base della metodologia della ‘somma delle parti’, che porta alla valutazione del ROCE (return on capital employed) per ogni singola linea di business assegnando a ciascuna anche una specifica valutazione del Tier 1, che misura la solidità patrimoniale. Il rischio al ribasso rispetto al raggiungimento dell’obiettivo di prezzo risiede, secondo il report firmato da Alberto Cordara, Research Analyst di BofA, in una contrazione più prolungata delle attese dell’economia italiana, mentre il rischio al rialzo, vale a dire la possibilità che il prezzo vada anche oltre il target, è costituito da un’accelerazione dell’uscita dalla crisi.

PER UNICREDIT PESA DI PIU’ LA POLITICA


Per quanto riguarda la rivale di sempre di Intesa, vale a dire Unicredit, di recente passata dalle mani di Mustier e quelle di Orcel e candidata a una possibile fusione con MPS, BofA indica un target price di 10euro rotondi, anche qui sulla base della somma delle parti, per un titolo che ha recuperato gli 8 euro anche qui sull’onda del rally dei bancari che ha accompagnato l’incarico a Draghi. Nel caso di Unicredit, il rischio al ribasso è più focalizzato sull’allargamento dello spread del BTP e sulle possibili incertezze politiche.

MEDIOBANCA APPESA A GENERALI, POSTE A NUOVI SERVIZI


Per Mediobanca il prezzo obiettivo fissato da BofA si colloca a 8,7 euro, con un rischio specifico al ribasso indicato in una possibile perdita di valore della quota in Generali, che costituisce la principale esposizione tra le partecipazioni detenute dalla banca guidata da Alberto Nagel. Infine Poste Italiane, con un obiettivo per il titolo a 11,5 euro che tiene conto del complesso mix del business bancario e di servizio. Nel caso di Poste il rischio al ribasso è indicato da BofA in possibili interventi regolatori, mentre al rialzo giocherebbero tassi di interesse europei più alti e il lancio con successo di nuovi servizi finanziari.
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