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Le prime reazioni

AllianceBernstein: Draghi positivo per i mercati, ma attenzione al rischio insuccesso

Le reazioni degli analisti all'incarico a Mario Draghi: secondo BlueBay si tratterebbe di un governo in grado di padroneggiare meglio il rapporto con l’Europa

di Virgilio Chelli 3 Febbraio 2021 16:15
financialounge -  AllianceBernstein BlueBay governo Mario Draghi

La notizia dell’incarico di formare il governo affidato dal presidente Mattarella a Mario Draghi è rimbalzato sui principali media finanziari internazionali, che hanno tutti sottolineato il prestigio e la competenza dell’ex presidente della Bce, noto nel mondo per aver salvato la moneta unica dal possibile collasso durante la crisi del debito con il famoso "wathever it takes" lanciato a luglio del 2012. Di Draghi viene anche sottolineata la partecipazione regolare da anni a tutti i principali consessi internazionali, dal G20 al G7 alle assemblee di Fmi e Banca Mondiale, che ne hanno fatto un volto ben noto per molti leader internazionali, a cominciare dal nuovo presidente statunitense Joe Biden e dalla sua ministra del Tesoro Janet Yellen, ex numero uno della Fed.

I COMMENTI DELLE GRANDI CASE


Non mancano anche i commenti delle grandi case d’investimento, come AllianceBernstein e BlueBay Asset Management. Flavio Carpenzano, Senior Investment Strategist Fixed Income di AllianceBernstein, ha commentato che senza dubbio un governo guidato da Draghi “sarebbe uno sviluppo positivo a breve termine per i Btp, ma si deve tenere presente che questo è soprattutto un segnale di mancanza di governabilità”. L’esperto della casa americana sottolinea che Draghi avrà bisogno del sostegno del Movimento 5 Stelle o della Lega e non è affatto certo che questo arrivi.

IL MERCATO REAGIREBBE MALE A UN FALLIMENTO


Oltre a ciò, c'è la questione di cosa potrebbe essere effettivamente in grado di ottenere Draghi se dovesse formare un governo e lì il suo spazio di manovra sarà probabilmente molto limitato, poiché il parlamento italiano, secondo Carpenzano, “è un pesce diverso dal consiglio direttivo della Bce”. Se Draghi riuscisse a formare un governo sarebbe uno sviluppo positivo, ma ciò che è effettivamente accaduto è che le probabilità di entrambi i rischi di coda sono aumentate. Perciò, secondo l’esperto di AllianceBernstein, la reazione del mercato ad un risvolto negativo, come elezioni anticipate, sarebbe probabilmente molto più accentuata rispetto a quanto potrebbe avvenire in caso di successo.

POSSIBILE STRUMENTALIZZAZIONI POPULISTE


Secondo Carpenzano, nel lungo termine c'è inoltre un rischio crescente che l’evento possa essere usato dai partiti populisti, poiché questo si adatterebbe perfettamente alla narrazione che l'Italia è gestita da Bruxelles e banchieri, ma sono preoccupazioni da porsi in un altro momento se Draghi diventasse davvero premier. Per Kaspar Hense, Senior Portfolio Manager di BlueBay Asset Management, “Draghi sarebbe un risultato positivo per i mercati, non perché è stato il salvatore della crisi sovrana europea nel ruolo di Presidente della Bce, ma perché un governo tecnico sarebbe più probabilmente in grado di padroneggiare le sfide del prossimo anno".

AIUTARE LA RIPRESA ECONOMICA


Si tratta di sfide infatti, spiega Hense, in cui lo stretto coordinamento con l'Unione Europea e le riforme strutturali dovrebbero non solo aiutare la ripresa economica, ma anche ridurre le tensioni populiste sorte sotto il Governo Monti. Con il numero di casi di Covid-19 in aumento e la situazione complessa sul fronte dei vaccini, prosegue Hense, “il supporto della Bce sarà necessario più a lungo per sostenere la ripresa e le minori tensioni politiche ridurranno le frizioni nel corso di questo periodo di incertezza”.
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