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L'analisi

Perché il settore bancario europeo può essere la sorpresa positiva del 2021

Secondo David Riley (BlueBay Asset Management) durante la crisi gli istituti europei hanno rappresentato una fonte di stabilità e ora potrebbero riservare opportunità per gli investitori

di Leo Campagna 13 Gennaio 2021 07:45
financialounge -  banche BluBay David Riley Morning News obbligazioni

La pandemia da Covid-19 e i relativi lockdown hanno provocato un profondo shock economico che ha messo a dura prova quasi tutti i settori di Borsa. Per le banche europee, si è trattato di uno stress test molto severo che ha però permesso di verificare la tenuta dei cambiamenti strutturali apportati dopo la crisi finanziaria globale e la crisi del debito dell’Eurozona. “Nonostante lo stress dovuto a crescenti perdite legate ai prestiti e al calo dei profitti, gli istituti europei hanno rappresentato una fonte di stabilità, continuando a fornire finanziamenti a imprese e famiglie, oltre che a costituire un canale cruciale per il supporto politico all’economia più in generale” fa sapere David Riley, Chief Investment Strategist, BlueBay Asset Management.

LA DIFFERENZA CON LA GRANDE CRISI FINANZIARIA DEL 2008-2009


Infatti, a differenza di quanto accaduto dopo la grande crisi finanziaria del 2008-2009, stavolta le banche non hanno amplificato lo shock economico ma, anzi, ne hanno attutito i danni. Il settore è stato capace di esprimere resilienza, grazie all’insieme delle norme introdotte dalle autorità di controllo che ne hanno potenziato i fondamentali nel corso dell’ultimo decennio in previsione di eventuali shock esterni e di nuovi scenari di stress senza ricorrere ai soldi pubblici. Il risultato è riflesso in un capitale CET1 (la componente primaria del capitale) delle banche europee ora posizionato al 16% (quasi raddoppiato), oltre che nell’ampia liquidità disponibile e nel miglioramento delle pratiche di risk management.

LE BANCHE SONO OGGI BEN POSIZIONATE


“Riteniamo che le banche siano ben posizionate per beneficiare dei risultati attesi dal vaccino più rapidi del previsto. L’outlook economico è meno esposto al rischio di ondate future di contagi e la qualità degli asset si sta riprendendo. La prospettiva di una curva dei tassi più ripida dovrebbe sostenere ulteriormente le aspettative per gli utili bancari e potrebbe comportare anche un allentamento delle restrizioni sulla distribuzione del capitale”, puntualizza Riley.

LA VERA SFIDA È INVERTIRE LA BASSA PROFITTABILITÀ


Secondo lo stesso esperto di BlueBay, a mano a mano che la pandemia sarà superata, la vera sfida per il settore bancario europeo sarà invertire la bassa profittabilità. Per farlo, management, regolatori e politici dovrebbero riuscire a promuovere una fase di consolidamento per aumentare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la profittabilità. In quest’ottica, ci si aspetta un apporto importante dalle attività di M&A che potrebbero, da un lato, fornire agli investitori attivi nel capitale bancario europeo ottime opportunità di alpha e, dall’altro, contribuire a migliorare i fondamentali di lungo termine del settore.

RESTA CRUCIALE SELEZIONARE LE BANCHE E LE SINGOLE EMISSIONI


Se si osservano i prezzi di mercato del capitale bancario come asset class emerge la sensazione che le quotazioni non siano adeguate. Basti vedere, per esempio, l’indice JP Morgan Euro Coco/AT1che, attualmente, offre un rendimento di circa il 4% oppure alcuni coco bond delle banche ‘campioni nazionali’ che pagano tra il 5% e il 6%, contro un rendimento medio di poco più del 2% sui corporate bond europei con rating BB. “Questo non significa che tutte le banche siano uguali. Come sempre è cruciale che gli investitori selezionino attentamente gli istituti e i singoli strumenti in base ai fondamentali”, conclude lo Chief Investment Strategist di BlueBay Asset Management.
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