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Inverno complicato

Goldman Sachs positiva sull’economia globale: PIL in crescita del 6% nel 2021

Nonostante la contrazione dei prossimi mesi, Goldman Sachs vede comunque un aumento del PIL globale superiore al consensus. Atteso rimbalzo primaverile aiutato anche dal vaccino, Cina in deciso recupero

di Virgilio Chelli 10 Novembre 2020 07:45
financialounge -  coronavirus Morning News Pil globale

È uno scenario a V come la lettera iniziale di Vaccino anti-covid quello ipotizzato da Goldman Sachs nel suo ultimo aggiornamento dell’outlook per il 2021, messo a punto dopo l’esito delle elezioni presidenziali americane. La seconda ondata del contagio da coronavirus sta impattando Stati Uniti e soprattutto Europa, il che ha indotto a ad abbassare le stime di crescita sulle due sponde dell’Atlantico per il trimestre in corso e per il primo del prossimo anno, con una contrazione più accentuata in nel Vecchio Continente. Ma le stime di crescita globale per il 2021 restano sopra il consensus (+5,2%), anche se abbassate al 6% in termini di PIL.

RIMBALZO IN PRIMAVERA


Nel suo aggiornamento dell’outlook Goldman Sachs si aspetta che, così come accaduto a inizio di quest’anno con la prima ondata, l’economia globale possa rimbalzare rapidamente dopo i rigori invernali determinati dai lockdown per il ritorno del virus. Secondo Goldman, dopo la fine del lockdown ci sarà spazio in primavera per una ripresa ben più robusta, grazie alla disponibilità attesa di un vaccino.

IMPATTO MINORE DEL PRIMO


Quindi un inverno rigido, ma seguito da una primavera brillante. In Europa, Goldman Sachs si aspetta un impatto dopo la seconda ondata di virus, ma decisamente minore rispetto agli effetti del lockdown. Quindi l’economia continentale viene vista in contrazione del 2,3% nel quarto trimestre 2020, seguita da un rimbalzo contenuto allo 0,5% nel primo trimestre del prossimo anno, con l’Eurozona in ripartenza man mano che le misure restrittive verranno revocate.

CINA UNICA POSITIVA NEL 2020


Nel suo aggiornamento dell’outlook 2021, Goldman Sachs prevede che la Cina sarà l’unica grande economia a chiudere anche l’anno in corso con una crescita positiva, che si cifrerà in un’espansione del PIL di circa il 2%, mentre per il 2021 il basso punto di partenza costituito dal 2020 dovrebbe garantire un tasso di crescita significativamente sopra la media. La stima di Goldman Sachs è di un PIL in aumento del 7,5% nel 2021, in questo caso poco sotto il consensus che punta all’8,0%.

NORMALIZZAZIONE POLITICA DI PECHINO


Una stima leggermente più cauta basata su una visione di normalizzazione delle politiche fiscali e monetarie. I tassi di interesse cinesi, infatti, sono per lo più tornati a livelli pre-COVID, mentre la crescita del credito ha decelerato, mentre la politica abitativa è diventata marginalmente più restrittiva. Goldman Sachs si attende che questi trend proseguano nel corso del prossimo anno, con una politica che dovrebbe rimanere comunque leggermente più accomodante rispetto al 2019, ma anche significativamente meno del 2020.
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