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Investire in azioni

Idee di investimento, ecco i settori per superare l'incertezza

Energia, tecnologia e sanità sono i settori chiave per affrontare questa fase e prepararsi alla ripresa economica. Per il medio lungo termine si può puntare sulle opportunità create dal cambiamento climatico

di Leo Campagna 12 Ottobre 2020 10:16
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L’INCERTEZZA PESA SULL’AZIONARIO


Secondo gli esperti di Amundi, il rischio maggiore per le dinamiche di mercato nel breve termine è una corsa elettorale incerta, perché alcuni settori di mercato potrebbero reagire in modo diverso a seconda di chi vince. Le big tech, la difesa, i finanziari e l’energia da carbone potrebbero registrare performance migliori sotto Trump, mentre le energie rinnovabili e le infrastrutture potrebbero rivelarsi vincenti con Biden. In entrambi i casi, come si legge nell’articolo “Chi vince e chi perde sui mercati con Biden o Trump” gli esperti di Amundi ritengono che gli investimenti ESG guadagneranno sempre più forza a livello globale, con la pressione crescente degli investitori per una maggior adesione alle pratiche ESG, grazie all’accelerazione dei flussi azionari, anche negli Stati Uniti, chiunque vinca.

SERVONO PORTAFOGLI AGILI


Per navigare nell’incertezza dominante Karen Ward, Chief Market Strategist EMEA di J.P. Morgan AM, reputa necessario disporre di portafogli “agili”. Un’incertezza dettata sicuramente dall’andamento della pandemia, ma anche da altri elementi come le elezioni Usa e le trattative per la Brexit. Secondo Ward i mercati possono subire cambiamenti repentini, con un’inversione di ruoli tra vincitori e vinti, e per questo è fondamentale poter contare su un equilibrio in grado di contrastare i rischi di coda. In attesa di un vaccino, e pur sottolineando la grande risposta a livello globale di banche centrali e governi, Ward mette in guardia dalla possibilità di uno scenario di downside con un aumento dell’inflazione che, a catena, porterebbe a politiche meno incisive, aumento smisurato del debito pubblico, austerità e infine alla stagflazione. Tuttavia, la stessa Ward ha illustrato anche uno scenario positivo che, grazie a una crescita ulteriore del settore tecnologico, culmina in una ripresa che favorisce l’approccio value e i mercati emergenti. “Il nostro scenario – specifica nell’articolo “J.P. Morgan: servono portafogli “agili” per fronteggiare l’incertezza attuale” Karen Ward – è abbastanza positivo, ma è fondamentale avere portafogli equilibrati e agili”.

RECOVERY FUND CRUCIALE


Nel frattempo, dal punto di vista strettamente economico, secondo Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, lo scenario più avverso è che anche la seconda ondata produca lockdown di portata nazionale. L’esperto di GAM SGR, nell’articolo “Il ritorno del virus rende cruciale il Recovery Fund”, spiega perché ritiene poco probabili lockdown della stessa portata della primavera scorsa, ma i prossimi mesi potrebbero essere un percorso accidentato di temporanee chiusure locali, con effetti sul tessuto economico da analizzare attentamente, come ad esempio il rallentamento di attività e consumi in Francia e in Spagna. In un contesto del genere, secondo Anniballe è naturale immaginare che le politiche fiscali e monetarie continueranno ad essere allineate nei prossimi mesi, per assicurare una rete di protezione, evitando spettri di nuova recessione o deflazione prolungata. Secondo GAM SGR un ulteriore impulso monetario potrebbe essere varato prossimamente, con un aumento di dotazione del PEPP della Bce, mentre è cruciale che le istituzioni europee diano il via libero definitivo al Recovery Fund. In entrambi i casi, conclude Anniballe, sarà cruciale trovare l’accordo a breve, perché tempi lunghi aumenterebbero i rischi di stagnazione.

IL TREND SECOLARE DELLA AGE OF INNOVATION


D’altra parte il decennio appena trascorso e quello che sta iniziando possono essere a buon diritto definiti “The Age of Innovation”. Questa nuova rivoluzione industriale è caratterizzata dall’introduzione di innovazioni tecnologiche nei prodotti, nei servizi e nei processi in grado di avere un impatto duraturo sulle industrie di riferimento. Questo impatto si misura in termini di semplificazione, ampliamento delle possibilità di accesso e riduzione dei costi. Tuttavia, come sottolineano nell’articolo “Come costruire un portafoglio sul trend secolare della Age of Innovation”, per gli esperti di Euromobiliare A.M. SGR, costruire un portafoglio che sfrutti le opportunità della “Age of Innovation” non implica semplicemente l’acquisto degli innovation leader di oggi, tutt’altro. L’esperienza ci insegna che in economia è più semplice individuare un tema di investimento di lungo periodo di quanto non sia selezionare le aziende che ne beneficeranno maggiormente e ciò è tanto più vero in un campo in cui il tasso di obsolescenza delle tecnologie e dei modelli di business vincenti è particolarmente elevato. Per questo motivo la costruzione di un portafoglio dedicato alla “Age of Innovation” non può prescindere dall’intervento di un gestore professionale, impegnato sia nella individuazione dei nuovi temi che la “Age of Innovation” potrà proporre sia nella selezione delle aziende che saranno innovation leader di domani.

CAMBIAMENTO CLIMATICO, IL PREZZO DEL FUTURO


Pensando al domani, non bisogna guardare al cambiamento climatico solo come rischio: come mostrato dal Covid-19 anche da gravi crisi possono nascere delle opportunità. A essere favorite saranno probabilmente le aziende che offrono soluzioni innovative, oppure quelle che mostrano una forte resilienza al cambiamento del clima. Anche le innovazioni finanziarie, come i green bond, aiutano a convogliare capitali verso progetti positivi per il clima del pianeta. Lo sostiene nell’articolo “Pictet: “Dal cambiamento climatico rischi ma soprattutto opportunità”, Christophe Donay, Head of Asset Allocation & Macro Research di Pictet Wealth Management, sottolineando che gli effetti del cambiamento climatico sulle asset class sono difficili da valutare per i numerosi fattori in gioco: ad esempio, la scelta di combatterlo con l’innovazione oppure con la “decrescita” avrebbe ripercussioni estremamente diverse sul futuro dell’economia. Per questo Pictet WM opta per un approccio basato su scenari che considerano molte variabili per individuare tutti i potenziali rischi e opportunità.
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