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Politiche monetarie

Il ritorno del virus rende cruciale il Recovery Fund

GAM SGR sottolinea i rischi legati a una seconda ondata ed evidenzia l’urgenza di un accordo europeo che aiuterebbe anche un incremento del PEPP della Bce

di Virgilio Chelli 5 Ottobre 2020 17:00
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Mentre torna a preoccupare l’evoluzione del virus in Europa con il forte aumento dei casi delle ultime settimane soprattutto in Spagna, Francia e Regno Unito, gli investitori guardano al possibile impatto economico della seconda ondata. La pandemia continua a costituire una grande incognita globale, nelle ultime settimane si è verificato un miglioramento nelle Americhe ma è tornato a peggiorare il quadro europeo, con un escalation già da luglio, per il momento più contenuta in Germania e Italia.

INCOGNITE SUL QUARTO TRIMESTRE


Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, rileva in un commento che sul piano economico la seconda ondata arriva mentre le economie europee stanno ancora scontando le pesanti conseguenze dello scoppio della crisi. Il rimbalzo sarà intenso nel terzo trimestre e in alcuni casi, come in Italia, si potrebbe assistere anche a sorprese positive, ma l’attenzione dei mercati si concentra sul quarto trimestre e sull’arrivo dell’inverno, che potrebbe favorire una recrudescenza del virus.

IMPROBABILI NUOVI LOCKDOWN NAZIONALI


Dal punto di vista strettamente economico, secondo Anniballe lo scenario più avverso è che anche la seconda ondata produca lockdown di portata nazionale, per questo sarà importante monitorare l’andamento di ricoveri e terapie intensive nei principali Paesi, perchè chiusure generalizzate sono necessariamente conseguenza di sofferenze del sistema sanitario. Oggi Francia e Spagna hanno un’occupazione delle terapie intensive a circa il 20%, mentre l’Italia è solo al 3,5%. L’esperto di GAM SGR ritiene poco probabili lockdown della stessa portata della primavera scorsa, ma i prossimi mesi potrebbero essere un percorso accidentato di temporanee chiusure locali, con effetti sul tessuto economico da analizzare attentamente, come ad esempio il rallentamento di attività e consumi in Francia e in Spagna.

RECOVERY FUND CRUCIALE


In un contesto del genere, secondo Anniballe è naturale immaginare che le politiche fiscali e monetarie continueranno ad essere allineate nei prossimi mesi, per assicurare una rete di protezione, evitando spettri di nuova recessione o deflazione prolungata. Secondo GAM SGR un ulteriore impulso monetario potrebbe essere varato prossimamente, con un aumento di dotazione del PEPP della Bce, mentre è cruciale che le istituzioni europee diano il via libero definitivo al Recovery Fund. In entrambi i casi, conclude Anniballe, sarà cruciale trovare l’accordo a breve, perché tempi lunghi aumenterebbero i rischi di stagnazione.
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