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L'outlook

Volatilità in arrivo sui mercati, Fidelity: “Sarà un terzo trimestre impegnativo”

Per affrontare le prossime sfide Fidelity punta su aziende di qualità ad elevata capitalizzazione, reddito fisso con approccio Esg e una protezione con bond legati all’inflazione

di Leo Campagna 5 Agosto 2020 14:25
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Le misure di politica monetaria e fiscale senza precedenti messe in campo per contrastare gli effetti economici della pandemia hanno incoraggiato gli investitori, in particolare quelli retail, propiziando un robusto recupero dei mercati dai minimi di marzo. Ma l’incapacità delle misure di contenimento della pandemia in alcuni Paesi e l’aumento dei contagi in alcune regioni, stanno costringendo a un maggior numero di blocchi locali.

DATI MACRO CHE CERTIFICANO INGENTI DANNI ALL’ECONOMIA REALE


È probabile che la riapertura delle economie richiederà più tempo di quanto preventivato e a ritmi diversi mentre stanno emergendo dati macro che certificano ingenti danni all’economia reale, soprattutto nei mercati del lavoro. “Per queste ragioni, riteniamo che il terzo trimestre sarà probabilmente molto più impegnativo di quanto la ripresa dei mercati finanziari del secondo trimestre implicherebbe: si potrebbe registrare una rinnovata volatilità”, commenta Andrew McCaffery, Global CIO, Asset Management, Fidelity International nell’International Outlook relativo al terzo trimestre 2020.

PREFERENZA PER LE GRANDI AZIENDE


In ambito azionario, gli esperti di Fidelity preferiscono mantenere, in questo contesto, una propensione per le aziende più grandi rispetto a quelle più piccole, privilegiando la qualità. “Non c’è solo il pericolo per una seconda ondata di casi di coronavirus ma anche la crescente probabilità di una conquista democratica del Congresso che potrebbe comportare un incremento delle imposte sulle aziende e della regolamentazione”, fa sapere Romain Boscher, Global CIO Equity di Fidelity International.

OPPORTUNITÀ NEL VALUE A BREVE E MEDIO TERMINE


Le storie di crescita secolare e a lungo termine, come la tecnologia mega cap e le azioni legate all'home working, hanno attratto gli investitori ripagandoli con performance straordinarie ma ora sono diventati spazi di investimento sovraffollati. In parallelo, le valutazioni del value rimangono, dal punto di vista storico, molto sacrificate rispetto al growth, e potrebbero offrire l'opportunità di sovraperformare a breve e medio termine. “Tuttavia, uno spostamento strutturale verso il value potrà materializzarsi solo in presenza di una crescita economica e dell'inflazione e con le variazioni dei tassi di interesse, che però restano difficili da valutare in questo scenario", puntualizza Boscher.

REDDITO FISSO CON CARATTERISTICHE ESG DI ALTA QUALITÀ


Il suo collega, Steve Ellis, Global CIO, Fixed Income, nell’ambito del reddito fisso, afferma invece di essere alla ricerca di vincitori a lungo termine con caratteristiche ESG di alta qualità, convinto che possano essere meglio attrezzati per resistere agli shock futuri. Anche se questo, ammette l’esperto, potrebbe comportare il sacrifico di una qualche quota di guadagno a breve termine per un migliore profilo di rendimento a lungo termine.

FOCUS SULLE OBBLIGAZIONI LEGATE ALL’INFLAZIONE


Ellis, che si aspetta che i rendimenti sovrani continuino ad oscillare sui livelli attuali o inferiori, rivela una costante propensione positiva verso i titoli di Stato statunitensi ed europei core. È vero che offrono bassi rendimenti ma costituiscono una sorta di ‘polizza assicurativa’ contro gli eccessi dei rialzi delle attività rischiose. Inoltre, mentre ha ridotto l’esposizione ai titoli periferici europei (tornati al loro fair value), l’esperto obbligazionario di Fidelity segnala un'allocazione alle obbligazioni legate all'inflazione che dovrebbe offrire una certa protezione contro un eventuale aumento dei prezzi al consumo.
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