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Post Covid

Google prolunga smart working fino all’estate 2021

Il colosso di internet offre la possibilità ai suoi 200mila dipendenti di sfruttare lo smart working fino all’estate 2021. Anche Apple e Amazon potrebbero seguire l’esempio

di Fabrizio Arnhold 28 Luglio 2020 09:42
financialounge -  Covid google lavoro smart smart working

I dipendenti di Google potranno lavorare da casa fino all’estate 2021. Il colosso di internet, infatti, ha esteso la possibilità dello smart working per un altro anno, come annunciato oggi dal ceo, Sundar Pichai. La decisione riguarda 200mila dipendenti che avrebbero dovuto tonare a lavorare in ufficio a gennaio 2021.

IN SMART WORKING PER UN ANNO


Google decide di estendere fino alla prossima estate la possibilità di lavorare in smart working, temendo forse un aumento di contagi il prossimo inverno e prolungando così gli effetti della pandemia sulle attività produttive. La possibilità di concedere l’opzione del lavoro agile fino a metà 2021 potrebbe essere adottata anche da Apple e Amazon. Twitter si è già detta favorevole a far lavorare da remoto i suoi dipendenti “per sempre”.

L’AUMENTO DI CONTAGI NEGLI USA


I contagi da coronavirus stanno rallentando solo nelle ultime ore negli Stati Uniti dove per settimane sono sembrati fuori controllo. Gli Usa, nel controllo delle infezioni, sono più indietro rispetto all’Europa. Questo scenario ha senza dubbio spinto Alphabet, da cui dipende Google, a prendere la decisione di organizzare il lavoro da remoto fino all’estate 2021.

LO SMART WORKING IN ITALIA


Da una recente ricerca dell’Università degli Studi di Milano, emerge che il numero di italiani che continua a lavorare lontano dall’ufficio si sta stabilizzando. Sono circa 1,8 milioni i lavoratori “agili”, quelli che grazie allo smart working non stanno tornando in ufficio, si tratta di un numero otto volte più grande di prima della pandemia. Secondo Confesercenti, la ristorazione paga un conto salatissimo: 250 milioni al mese, vuol dire tre miliardi all’anno di mancati incassi. Sono i centri storici a soffrire maggiormente il cambio di abitudini e lo smart working: a Milano in corso Buenos Aires si registra un calo del 40% delle attività, a Roma Est il crollo è del 39%.
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