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Effetto coronavirus

Menu ristretti al ristorante

Diverse catene della ristorazione Usa riducono il numero dei piatti in lista per tagliare i costi

di Chiara Merico 3 Luglio 2020 09:52

Menu più brevi, con una ridotta scelta di piatti: è la strategia messa in atto dai ristoranti negli Usa per far fronte alle conseguenze della pandemia di coronavirus. Lo riferisce la Cnn, secondo cui si tratta di una strategia per ridurre le complicazioni e i costi.

VENDITE IN PICCHIATA


L’industria della ristorazione è stata infatti duramente colpita dalla pandemia: da marzo a maggio le vendite negli Stati Uniti sono calate di 94 miliardi di dollari rispetto alle attese, a quanto rivela un sondaggio della National Restaurant Association. E la riapertura presenta ulteriori difficoltà.

TAGLIARE GLI SPRECHI


Da qui la decisione di tagliare i menu, privilegiando i piatti più richiesti dai clienti e quelli più semplici da preparare. Ad esempio, IHOP, catena specializzata nelle colazioni, ha ridotto da 12 a due pagine la lista dei piatti, eliminando le pietanze più complesse, che solo pochi ospiti sceglievano. “Un menu ridotto significa che i neoassunti fanno meno fatica ad apprendere le loro mansioni e inoltre ci consente di avere meno sprechi. Non credo che torneremo mai al menu di 12 pagine”, ha spiegato il responsabile marketing Brad Haley.

LA SCELTA DI MCDONALD’S


E la stessa McDonald’s ad aprile era passata ad adottare una lista di piatti più limitata, eliminando insalate, bagel e colazioni tutto il giorno. “Questa decisione ci ha aiutato a semplificare il lavoro dei nostri addetti e ha anche migliorato la customer experience”, ha dichiarato la società alla Cnn. Durante l’estate alcuni dei piatti cancellati ritorneranno comunque nel menu.

UN MOMENTO PARTICOLARMENTE DIFFICILE


Si tratta in ogni caso di una scelta che può aiutare i ristoranti a superare un momento particolarmente difficile: con la crisi economica e la disoccupazione in aumento, molte persone decidono di non mangiare fuori per non spendere; altri, che potrebbero permetterselo, preferiscono comunque restare in casa per evitare il contagio. A questo bisogna aggiungere i costi per la sanificazione dei locali, per i gel disinfettanti e per il ripensamento degli spazi. Un’ottimizzazione del menu può essere la strada per rendere il business più sostenibile.
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