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Antonio Anniballe

Titoli bancari tra segnali incoraggianti e fattori di rischio

GAM SGR sottolinea la sensibilità del settore a una rapida ripresa delle economie, ma anche l’esposizione ai rischi di un aumento delle tensioni commerciali o di una recrudescenza dei contagi con un nuovo lockdown

di Virgilio Chelli 16 Giugno 2020 12:30
financialounge -  Antonio Anniballe banche GAM obbligazioni

I titoli del settore finanziario negli ultimi tempi hanno beneficiato ampiamente, come gli altri comparti value dell’azionario, del miglioramento dei dati relativi al contagio da coronavirus e della ripartenza delle economie. Ma è un trend che potrebbe proseguire nel medio termine? Un commento a cura di Antonio Anniballe, gestore del team Multi Asset Italia di GAM SGR, sottolinea che il miglioramento dei dati riguardanti il virus, unito alle prime sorprese positive sul fronte economico, arrivati dagli indici PMI dei servizi e delle retribuzioni statunitensi, ha trainato il recupero dei titoli value e ciclici.

IL MODELLO DI BUSINESS BANCARIO ERA GIÀ PENALIZZATO DALLA GRANDE CRISI


Fra i beneficiari di questo trend ovviamente c’è stato anche il settore finanziario, il cui modello di business, già penalizzato dalle conseguenze della Grande Crisi Finanziaria, era stato ulteriormente danneggiato dall’esplosione della crisi da virus e dal conseguente blocco delle economie. L’esperto di GAM SGR ricorda che l’indice dei titoli bancari europei fra il 17 febbraio e il 21 aprile ha visto quasi dimezzare il proprio valore segnando un -46%, per poi rimbalzare del 29% dai minimi nella prima decade di giugno. Ma, osserva Anniballe, il rimbalzo corrisponde solo al 40% dell’arretramento precedente, ed è stato comunque uno dei recuperi più contenuti fra i settori dello Stoxx600.

IL PRINCIPALE SUPPORTO VIENE DALL’AZIONE DELLA BCE


L’esperto di GAM SGR vede diversi fattori a supporto del comparto sono svariati, che rimangono tuttora validi, tra cui cita innanzitutto l’attenzione della BCE nel garantire sponde di liquidità offrendo così una sorta di “put” perché sa bene che la ripresa economica già fragile dell’area euro non può prescindere da un sistema finanziario ben patrimonializzato e in salute. Inoltre, prosegue l’analisi di Anniballe, dal punto di vista dei fondamentali le attese sugli utili sono già state corrette dal mercato, che li ha rivisti al ribasso del 45% in tre mesi: da questo livello le aspettative sembrano poter trovare una base da cui ripartire.

ANCHE DAL MERCATO OBBLIGAZIONARIO SEGNALI INCORAGGIANTI


E poi ci sono i segnali che arrivano dal mercato obbligazionario, con il recente irripidimento delle curve dei tassi a fornire un ulteriore fattore di supporto. Tecnicamente infine, il settore dei bancari ha ancora ampi spazi di recupero, perché il posizionamento di portafoglio degli operatori resta molto scarso e costituisce un fattore che potrebbe fornire ulteriore spinta. Ma ci sono anche elementi di rischio di cui l’investitore deve tener conto. L’esperto di GAM SGR sottolinea che un completo recupero dei livelli di inizio anno, lontani ancora circa il 30%, poggia sull’assunto che il collasso degli utili atteso nel 2020 resti un episodio isolato, e che dal 2021 si verifichi un consistente recupero di redditività.

BANCARI PIÙ VULNERABILI A POSSIBILI NOTIZIE NEGATIVE


Il rally finora è stato sostenuto soprattutto la percezione che da qui in avanti i progressi saranno rapidi sia sul fronte del virus che della ripartenza delle economie. Ma, osserva Anniballe, notizie di segno contrario sono destinate a riportare le lancette del mercato indietro, e in questo caso il comparto finanziario sarà inevitabilmente fra i più sensibili. Per questo GAM SGR raccomanda di monitorare con attenzione il fronte commerciale fra USA e Cina, in sordina negli ultimi tempi, e ancora una volta la dinamica del Covid: i casi sono sotto controllo in Europa, ma il contagio è in ascesa in Sudamerica e tutt’altro che risolto negli USA, dove alcuni stati, come il Texas, negli ultimi giorni vedono i numeri risalire.
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