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ESG

L’impegno di Etica Sgr per la trasparenza fiscale delle società

Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica Sgr, spiega perché la trasparenza fiscale, oltre a mitigare i rischi per gli investitori, può aiutare la crescita delle economie

di Leo Campagna 8 Maggio 2020 19:00
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La lettera redatta dagli investitori dell’Ocse per l’azione sull’erosione e lo spostamento dei profitti (Base Erosion and Profit Shifting Project, BEPS) e sulla rendicontazione paese per paese (Country-by-Country Reporting, CbCR) è stata firmata anche da Etica Sgr. A spiegare i motivi dell’adesione a questa iniziativa, e il perché dell’impegno sulla trasparenza fiscale, è Luca Mattiazzi, direttore generale di Etica Sgr.

MAGGIORI INTROITI FISCALI, PIÙ RISORSE PER IL WELFARE


Il documento sottoscritto dagli investitori dell’Ocse riprende molti dei temi di un’altra missiva condivisa da Etica Sgr e inviata lo scorso anno al Fasb, il Financial Accounting Standards Board americano, con l’obiettivo di rendere più stringenti gli standard di trasparenza fiscale delle aziende. “Etica Sgr chiede trasparenza fiscale perché questo porta a una maggiore giustizia fiscale: gli Stati possono investire i maggiori introiti fiscali sia per il welfare (sanità, istruzione, sostegno delle fasce deboli della popolazione), sia per l’innovazione e la tutela ambientale”, sottolinea Mattiazzi.

L’ANALISI CONDOTTA DALLA COMMISSIONE PER LA CRESCITA E LO SVILUPPO


La conferma arriva da un’analisi condotta dalla commissione per la crescita e lo sviluppo, guidata dall’economista premio Nobel Michael Spence, nella quale è emerso che i Paesi con le migliori performance di crescita sono quelli che hanno investito percentuali più elevate del loro Pil nei servizi pubblici. “Il nostro approccio all’investimento responsabile sostiene una maggiore trasparenza fiscale delle aziende che operano su più mercati al fine di valutare e gestire adeguatamente i rischi degli investimenti dei fondi comuni e per l’economia in generale”, puntualizza il direttore generale di Etica Sgr.

LA RICHIESTA PER L’INCLUSIVE FRAMEWORK DELL’OCSE


È proprio per questo che Etica Sgr ritiene che i membri dell’Inclusive Framework dell’Ocse si debbano adoperare affinché sia al più presto deliberata la pubblicazione dei report country-by-country delle grandi aziende. Questo fornirebbe alle società di investimento di disporre di informazioni ancora più trasparenti, che consentirebbe loro di valutare in modo efficace la redditività di una società e il rischio finanziario per ogni paese.

I RISCHI PER GLI INVESTITORI IN FONDI COMUNI


Un intervento che sarebbe utile a scoraggiare le strategie adottate da grandi società che prevedono una scarsa trasparenza fiscale. Condotte sleali, che puntano a ridurre al minimo i loro obblighi fiscali al fine di ottenere vantaggi competitivi nascosti e persino generare profitti artificiali, attraverso rimborsi fiscali e altri benefici. Se manca un’adeguata trasparenza fiscale, gli investitori sono esposti al pericolo di non essere sufficientemente informati sul livello di rischio fiscale delle società nelle quali investono i propri risparmi.

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RENDICONTAZIONE PAESE PER PAESE


“La rendicontazione paese per paese è quindi essenziale per fornire agli investitori le informazioni materiali di cui hanno bisogno per valutare correttamente quello che oggi è un rischio ampiamente nascosto”, spiega Mattiazzi. Secondo l’esperto una maggiore trasparenza fiscale indurrà il management delle società meno inclini alla rendicontazione puntuale ad abbandonare queste pratiche ‘opache’ convinti che non possano sopravvivere al controllo degli investitori nel lungo termine.

RISCHIO REPUTAZIONALE


“Al tempo stesso, diversamente da quello che si può credere, la trasparenza fiscale può aiutare a scongiurare il rischio reputazionale di un’azienda, minimizzando gli scandali e rimuovendo qualsiasi elemento di sorpresa”, conclude Mattiazzi.
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