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Nuove accuse dagli Usa a Huawei: “I cinesi accedono di nascosto alle reti telefoniche”

Secondo quanto rivela il Wall Street Journal, il colosso cinese avrebbe avuto la possibilità di accedere in segreto alle reti degli operatori telefonici attraverso un sistema destinato alle forze dell’ordine. Secca la smentita di Huawei

di Chiara Merico 12 Febbraio 2020 15:50
financialounge -  5G accuse Huawei USA

Gli Stati Uniti tornano a puntare il dito contro Huawei: il colosso cinese, come rivela il Wall Street Journal, secondo alcuni alti ufficiali statunitensi avrebbe avuto accesso di nascosto alle reti degli operatori telefonici attraverso un sistema a uso esclusivo delle forze dell’ordine, le cosiddette “back doors”.

INFORMAZIONI SEGRETE


Il quotidiano statunitense scrive che gli Stati Uniti hanno mantenuto segrete queste informazioni fino alla fine dello scorso anno, per poi condividerle con alcuni Paesi alleati, tra cui la Germania e il Regno Unito. Le “back doors”, letteralmente “porte sul retro”, sono previste dalla legge per consentire alle forze dell'ordine di avere accesso alle reti; accesso che invece è vietato alle aziende costruttrici.

DATI SENSIBILI


Secondo Washington, Huawei avrebbe invece mantenuto la capacità di accedere alle reti all'insaputa degli operatori. “Abbiamo le prove che Huawei ha la possibilità di accedere in segreto a informazioni personali e sensibili in sistemi che mantiene e vende in tutto il mondo, ha spiegato l’advisor per la sicurezza nazionale Robert O’Brien.

STRATEGIA PER IL 5G


Gli Stati Uniti non hanno fornito dettagli sulle loro accuse, se non che Huawei userebbe questi accessi vietati dal 2009, con le reti 4G. L’accusa, nota il Wsj, fa parte della strategia degli Usa per convincere quanti più Paesi possibile a escludere l’azienda cinese dalla costruzione delle reti 5G.

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I CINESI RESPINGONO LE ACCUSE


La società cinese ha respinto seccamente le accuse: "Non abbiamo mai fatto e non faremo mai niente che possa compromettere o mettere in pericolo la sicurezza delle reti e dei dati dei nostri clienti", ha fatto sapere Huawei in una nota. “Respingiamo queste nuove accuse, ancora una volta prive di fondamento, che vengono ripetute senza fornire alcun tipo di prova concreta”.
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