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La battaglia sul cloud, perché Microsoft può detronizzare Amazon

L’assegnazione del contratto governativo JEDI da 10 miliardi di dollari a Microsoft scompagina gli equilibri del mercato cloud e mette pressione al primato di Amazon

di Redazione 5 Novembre 2019 12:43
financialounge -  Amazon cloud computing microsoft

Chissà se Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon, è un fan della saga di Guerre Stellari e degli Jedi, i cavalieri difensori della pace e della giustizia della Repubblica Galattica famosi per la spada laser. Perché proprio uno JEDI ha inferto un duro colpo ad AWS (Amazon Web Services), la divisione dedicata al business del cloud di Amazon. Lo JEDI in questione, però, è il Joint Enterprise Defense Infrastructure, un progetto del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che ha stanziato 10 miliardi di dollari per un contratto cloud assegnandolo ad Azure, la rivale di Microsoft in questo settore.

LA LEADERSHIP DI AWS (AMAZON WEB SERVICES)


AWS ha goduto a lungo della leadership indiscussa nelle guerre cloud, ma secondo gli addetti ai lavori questo contratto governativo crea una forte percezione di parità tra AWS e Azure. Con ricavi vicini ai 36 miliardi di dollari e una continua crescita a due cifre, finora è stato difficile considerare qualche competitor di AWS capace di recuperare quote di mercato. Ma ora, in un solo colpo, un contratto cloud da 10 miliardi di dollari assegnato ad Azure di Microsoft scompagina tutto.

AZURE RILANCIA LA COMPETIZIONE PER IL PRIMATO


Sebbene l'impatto del contratto sarà soprattutto in termini di percezione pubblica e non tanto in termini reali immediati – dal momento che i 10 miliardi di dollari sono spalmati in 10 anni – Azure sicuramente non supererà AWS negli affari subito ma può gettare le condizioni per poterlo fare in futuro. Perché è in grado di creare una forte percezione positiva tra molti investitori convincendoli che vi sia una effettiva parità competitiva tra AWS e Azure. Alcuni di essi potrebbero persino percepire l’assegnazione della commessa governativa come un segno di superiorità per Azure. Tutte queste implicazioni che potranno sicuramente esercitare impatti di rilievo sull'andamento del mercato, non possono essere sottovalutate da Amazon.

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MICROSOFT HA RADICI PROFONDE NELL’IT AZIENDALE


E’ vero che a fine 2018 AWS vantava il 47,8% del mercato dei servizi cloud contro il 15,5% di Azure, numero due in classifica. Ma è altrettanto vero che solo circa il 20% dei carichi di lavoro aziendali è attualmente impiegato nel cloud, e quindi esistono ampi spazi di crescita per questo business, con una guerra per il primato che resta adesso tutta da giocare. In questo scenario, alcuni analisti notano che la nuova percezione che l’assegnazione di JEDI crea, sembra offrire un vantaggio competitivo ad Azure in quanto Microsoft ha radici profonde all'interno dell'IT aziendale e la compagnia di Bill Gates sfrutterà questo nuovo scenario per candidarsi ad essere una valida alternativa ad AWS per guadagnare contratti e quote di mercato.

TASSI DI CRESCITA DEL 59% SU BASE ANNUA


Un trend peraltro già avviato lo scorso anno, durante il quale Azure ha iniziato a conquistare quote di mercato da AWS, per la precisione acquisendo un uno per cento in più rispetto alla divisione cloud di Amazon. Inoltre anche i dati dell’ultima trimestrale di Microsoft sono indicativi di quanto il cloud costituisca già adesso un punto nevralgico della compagnia di Redmond i cui ricavi derivanti dal cloud sono cresciuti del 30 % su base annua nel terzo trimestre 2019, e del 59 % rispetto a un anno fa.
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