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Indice S&P 500, ecco le previsioni più attendibili per i prossimi 10 anni

Tobin, Buffett, Jones: esistono diversi metodi per proiettare l’indice S&P 500 di Wall Street nei prossimi 7-15 anni

12 Marzo 2019 09:31

Il sogno di ogni trader finanziario è di essere sensitivo, sapere per esempio in anticipo quale sarà l’andamento dell’indice S&P500 di Wall Street piuttosto che dell’Eurostoxx o del Nasdaq composite. Cercare di prevedere le performance di Borsa del prossimo anno, o anche solo di una settimana o di un giorno è praticamente quasi impossibile. Tuttavia esistono diversi metodi riconosciuti per proiettare l'andamento dell’indice S&P 500 nei prossimi 7-15 anni, e che, peraltro, hanno dimostrato di essere piuttosto affidabili.

IL PROSSIMO DECENNIO


Le previsioni sulla distanza dei 10 anni non aiuteranno i trader a fare grandi profitti questa settimana, ma per gli investitori a lungo termine possono risultare piuttosto significative. Qualunque sia l'obiettivo per cui si decide di risparmiare (finanziare gli studi universitari oppure accumulare un tesoretto per la pensione), è sempre necessario chiedersi se il prossimo decennio assomiglierà al periodo 2009-2018, caratterizzato da un indice S&P 500 in salita senza soluzione di continuità, oppure al periodo 2000-2009, quando i mercati azionari di tutto il mondo hanno registrato per ben due volte severe correzioni.

I METODI DI PREVISIONE DEI GURU


Stephen Jones, un analista finanziario ed economico che lavora a New York City, tiene traccia delle formule divulgate da diversi guru del mercato e le ha condivise con Marketwatch. Le previsioni basate sul rapporto prezzo / utili (p/e) in base al ciclo elaborate da Robert Shiller (premio Nobel per l'economia 2013), stimano un rendimento totale reale annualizzato del 2,6%. Posto che l’indice S&P500 sia oggi a 2.750 punti, dopo 10 anni si posizionerebbe a circa 3.550 punti.

LA FORMULA DI WARREN BUFFETT


Se invece usassimo il metodo di Warren Buffett basato su rapporto dato dal valore di mercato sul pil (MV / GDP), dividendo il valore di mercato dell’indice S&P 500 con il prodotto interno lordo degli Stati Uniti, l’indice dovrebbe scendere del 2,0% su base annua: i 2.750 punti si trasformerebbero fra 10 anni in 2.250 punti. Applicando invece la teoria della ‘q di Tobin’, dal nome del Premio Nobel per l'economia James Tobin, le aspettative delineano una decrescita di mezzopunto percentuale annuo dell’indice S&P500. Infine, il modello composito elaborato da Stephen Jones dice che la performance si potrebbe attestare a -4,1%.

Perché l’eccesso di ottimismo può far deragliare Wall Street


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COME UTILIZZARE LE PREVISIONI


Come utilizzare queste previsioni? Occorre contestualizzarle. Innanzitutto tutte e quattro le previsioni sono molto inferiori al rendimento totale reale annualizzato dell’indice S&P 500 che risulta pari al 6% circa dal 1964 al 2018. Inoltre è bene ricordare che, nell'ultimo decennio, il rendimento del mercato azionario statunitense ha sovraperformato tutte le principali previsioni rispetto a 10 anni prima per una ragione straordinaria: lo stimolo monetario senza precedenti messo in campo dalla Fed.
In terzo luogo, è bene tenere ben presente che il mercato azionario non si muove mai in modo lineare: l'indice S&P 500 potrebbe salire per i prossimi cinque anni a un tasso reale dell'1%, prima di perdere il 9% l'anno nei successivi cinque anni. Il rally iniziale, seguito da un ciclo di vendite consistenti, sarebbe sufficiente a ridurre il suo valore dai 2.750 punti attuali a 1.800 punti.

L’IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE


Quindi queste previsioni non servono tanto per cronometrare in modo puntuale l’andamento del mercato azionario quanto piuttosto comprendere che il mercato azionario risulta caro rispetto alla media di lungo periodo: la diversificazione in altre tipologie di asset class può impedire a qualsiasi indice, come l'S&P 500, di trascinare il rendimento del portafoglio. Tali attività di diversificazione comprendono titoli a reddito fisso, fondi comuni di investimento immobiliare, materie prime, metalli preziosi e strategie alternative.
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