Contatti

azioni

Perché l’eccesso di ottimismo può far deragliare Wall Street

Un recente sondaggio sul mercato azionario statunitense rivela che la percentuale degli investitori rialzisti ha superato il 40%, livello che di solito ha segnato un’inversione di tendenza di Wall Street

8 Marzo 2019 10:00

Gli investitori rialzisti hanno avuto ragione anche a febbraio. Basta osservare le performance delle principali asset class più rischiose per rendersi immediatamente conto di come il 2019 sia iniziato per i mercati finanziari con un timbro completamente opposto rispetto a quello decisamente negativo del quarto trimestre 2018.

DATI MACRO A FAVORE DELLA BORSA


Sebbene la scorsa settimana non sia stata tra le più brillanti in assoluto da inizio anno, gli investitori rialzisti hanno comunque potuto beneficiare dei dati sulla crescita degli Stati Uniti migliori del previsto che sono stati rafforzati da un'indagine positiva sulla produzione, che ha raffreddato, almeno per ora, alcune preoccupazioni su un possibile collasso economico globale. A contribuire a rasserenare gli animi degli operatori di Borsa anche un maggiore ottimismo per un possibile accordo commerciale tra Washington e Pechino, dopo che un report di Bloomberg ha rivelato che potrebbe essere firmata un’intesa tra le parti nelle prossime settimane.

[caption id="attachment_135586" align="alignnone" width="464"]Due mesi di performance nel 2019 Due mesi di performance nel 2019[/caption]

SEGNALI PREMONITORI


Messa così si potrebbe pensare che tutto procede per il meglio. In realtà alcuni attenti osservatori hanno cominciato a mettere in guardia tutti coloro che operano in Borsa suggerendo di tenere d'occhio in particolare gli investitori rialzisti, che sono al momento talmente ottimisti sulla scia della seconda migliore partenza annuale per l’azionario statunitense dal 1987, al punto da poter far deragliare Wall Street. Tra i segnali ‘premonitori’ citati da questi analisti più avvertiti, spiccano i risultati dell'ultimo sondaggio settimanale sul sentiment degli investitori azionari statunitensi (AAII Sentiment Survey - American Association of Individual Investors), che misura le percentuali degli investitori rialzisti, ribassisti e neutrali in Borsa. Mentre l’avversione al rischio sembra collassata, il trend degli investitori rialzisti è salito oltre il 40%, livello che di solito segna un'inversione di mercato.

[caption id="attachment_135585" align="alignnone" width="400"]Risultati AAII Sentiment Survey negli Stati Uniti al 28/2/2019 Risultati AAII Sentiment Survey negli Stati Uniti al 28/2/2019[/caption]

CORREZIONE DI WALL STREET IN ARRIVO?


Infatti, incrociando la storia recente del comportamento dell’indice S&P500 con quella del sondaggio dell’AAII Sentiment Survey, quando la percentuale degli investitori rialzisti ha superato il 40% e quella dei ribassisti è scesa al di sotto del 30%, ha sempre preceduto una correzione del listino azionario USA: all'inizio di ottobre 2018, a metà novembre e pure inizio dicembre. Questo non vuol dire che la storia si ripeterà anche stavolta in modo puntuale. Tuttavia è consigliabile prestare la massima attenzione.

I mercati hanno un problema: 3.300 miliardi di dollari di bond in scadenza


I mercati hanno un problema: 3.300 miliardi di dollari di bond in scadenza





IL BULL&BEAR DI BOFA


Un altro indicatore di mercato molto seguito è il Flow Show elaborato da Bank of America Merrill Lynch (BoFA), che tasta il polso settimanale di ciò che gli investitori hanno fatto. Il suo indicatore del sentiment, l'indicatore Bull & Bear, ha toccato il 5,1 nell'ultima settimana (rispetto al 4,9 della settimana precedente), attestandosi al livello più alto dal maggio 2018. La scala va da 0, valore che indica un trend estremamente ribassista, a 10, ovvero investitori rialzisti al massimo livello. Tuttavia, come gli stessi esperti di BoFA hanno dichiarato, la sete di titoli azionari non sembra eccessiva. Nella settimana conclusasi il 27 febbraio scorso, la parte del leone nei flussi di investimento l’hanno recitata i fondi obbligazionari che hanno catturato 6,5 miliardi di dollari mentre i flussi verso i fondi azionari non sono andati oltre i 300 milioni di dollari. Bank of America Merrill Lynch Bank ha inoltre aggiunto che gli investitori rialzisti di Borsa si sono concentrati in gran parte sui titoli di crescita (growth) e non su quelli ‘value’, cioè quelli di aziende sottovalutate che generano profitti a lungo termine.
Share:
Read more:
Trending