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Dalle elezioni del 2016 le finanze degli americani non sono migliorate

L’opinione sulla propria situazione economica spesso dipende dal fatto di essere un democratico o un repubblicano, ma un recente sondaggio rivela che solo il 38% dichiara un miglioramento.

6 Novembre 2018 10:31

Oggi in America si terranno le elezioni di mid term che diranno se e quanto è cambiato il gradimento del presidente Trump rispetto a due anni fa. Intanto l’economia continua a crescere, come certificato dalla stima rilasciata dal Bureau of Economic Analysis che ha rivelato che il prodotto interno lordo degli Stati Uniti si è attestato al 3,5% annualizzato nel terzo trimestre, un livello al di sopra delle stime di consensus che oscillavano tra il 3,3% e il 3,4%. In attesa delle seconda e più completa stima (prevista per il prossimo 28 novembre), l’espansione economica statunitense non sembra affatto logorata, nonostante sia la più lunga, in termini di durata, dalla seconda guerra mondiale.

IL38% DICHIARA UN MIGLIORAMENTO ECONOMICO


Tuttavia, la maggior parte degli americani afferma che le proprie finanze non sono migliorate dalle elezioni del 2016 che hanno proclamato Donald Trump presidente degli Stati Uniti d’America. Infatti, secondo uno studio pubblicato la scorsa settimana dal sito web della finanza Bankrate, soltanto il 38% degli americani afferma che le proprie finanze siano migliorate rispetto alle elezioni del 2016, mentre il 17% dichiara di trovarsi in una situazione peggiore e il 45% sostiene di vivere pressappoco nelle stesse condizioni. Dati che assumono una valenza ancora maggiore se si pensa che l'economia rimane la questione chiave nelle elezioni di mid term americane del prossimo 6 novembre.

Dal mid-term può uscire meno crescita e FED in pausa


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LE DIVERSE OPINIONI POLITICHE


Certo, le opinioni sull'economia sono divise a seconda della personale convinzione politica. Solo il 29% dei democratici pensa che l'economia sia migliorata sotto Trump, contro il 60% dei repubblicani. Dei democratici che credono che l'economia sia migliorata sotto Trump, solo il 7% ha indicato il presidente o i repubblicani per il miglioramento. A questo proposito è interessante quanto specifica Michael J. Boskin, professore di economia alla Stanford University, che sostiene che Trump merita un po’ di credito per la forza dell'economia statunitense ma che, proprio per questo, il giudizio su di lui sarà intrecciato con quello della crescita futura.

TRUMP VERRÀ INCOLPATO IN CASO DI CRISI ECONOMICA


“Il presidente Donald Trump non ha tutti i torti a mettere in mostra la forza dell'economia statunitense come conseguenza anche del proprio operato. Ma mentre le sue politiche regolatorie e fiscali sono state buone per la crescita, i suoi sforzi per legare il proprio nome all'economia non fanno altro che assicurare che verrà incolpato in caso di crisi economica” ha spiegato il professore. Non solo. Come ha avuto modo di sottolineare Mark Hamrick, analista economico senior di Bankrate, l’economia degli Stati Uniti ha continuato a migliorare da quando Trump è stato eletto nel 2016, ma i miglioramenti economici negli ultimi anni non hanno giovato a tutti. "In definitiva, una crescente ondata economica solleva molte barche, ma non le alza tutte. L’economia sta pagando dividendi per molti americani, ma ci sono ancora molte persone che ancora spettano impazienti di raccogliere almeno una parte di tali dividendi” ha puntualizzato Mark Hamrick. Trump peraltro è atteso al varco anche in campo strettamente finanziario.

Il voto americano di mid term distribuisce le carte ai mercati


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WALL STREET HA GIOVATO AL 54% DEGLI AMERICANI


La correzione del mercato azionario di queste ultime settimane sta alimentando molti timori, tra analisti e investitori, sul fatto che il lungo mercato rialzista di Wall Street possa o meno essere giunto alla fine. Un mercato ‘toro’ che non ha aiutato tutti. Infatti, se è vero che poco più della metà degli americani (54%) possiede delle azioni, comprendendo singoli titoli, fondi comuni, gestioni patrimoniali e piani previdenziali, è altrettanto vero che molti cittadini dicono anche che hanno problemi a risparmiare. Un sondaggio promosso dal sito di finanza personale WalletHub.com pubblicato la scorsa settimana ha rilevato che quasi un quarto (23%) delle persone afferma che la mancanza di risparmi di emergenza è la loro maggiore fonte di preoccupazione finanziaria. Inoltre circa il 22% afferma di non avere abbastanza risparmi per la pensione, il 20% ha paura di essere vittima di una qualche forma di frode, e il 19% si preoccupa di perdere il lavoro.
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