idee di investimento

Idee di investimento – Azioni – 23 luglio 2018

L’Europa appare sempre sottovalutata ma le migliori prospettive azionarie restano a Wall Street. Intanto affiorano opportunità in Africa, nelle A-shares cinesi e nel settore del lusso.

23 Luglio 2018 09:22

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L’azionario Europa ha sofferto nel primo semestre (e, più in particolare, nei primi quattro mesi del 2018) il rallentamento dell’economia europea e la forza dell’euro. Tuttavia, per i prossimi mesi, Toby Nangle, Responsabile asset allocation globale e Responsabile multi-asset, EMEA, e Maya Bhandari, Gestore di portafoglio, Multi-asset di Columbia Threadneedle Investments sono fiduciosi in quanto “la debolezza economica si rivelerà probabilmente transitoria mentre l’euro dovrebbe deprezzarsi”. Come hanno modo si piegare nell’articolo Multi asset, euro e debolezza transitoria favoriscono l’azionario Europa, se le attuali previsioni economiche in Europa (+2,3% di crescita nel 2018) saranno confermate, l’incremento dei profitti aziendali dovrebbe attestarsi al 10% per quest’anno e all’8% nel 2019.

EUROZONA, VALUTAZIONI RELATIVE ATTRAENTI


Anche dal punto di vista di Rory Bateman, Head of UK & European Equities di Schroders le valutazioni dell’Eurozona continuano ad essere attraenti rispetto ad altri mercati. L’esperto non trascura tuttavia né l’evoluzione delle politiche monetarie (il tema prevalente su tutti i mercati) e nemmeno le implicazioni dei dazi commerciali sebbene, secondo Rory Bateman, il sentiment dei mercati azionari a livello globale ne risentirà soltanto se non venissero individuati e adottati accordi nel breve termine. Alla luce di tutti questi fattori e con la consapevolezza di entrare in una fase di crescita più lenta, per l’esperto riuscire a individuare le compagnie più competitive è di fondamentale importanza per gli investitori che mirano ad anticipare i mercati. “Generare alpha (extra rendimento rispetto alla media di mercato, ndr), invece di fare affidamento su una crescita ampia e correlata agli utili del mercato, può fare la differenza in un contesto di dispersione dei ritorni” puntualizza nell’articolo Mercato azionario, le valutazioni sono ancora positive per l’Europa Rory Bateman.

HEALTHCARE E DOLLARO, UNO SCUDO ALLA VOLATILITA’


Resta il fatto che la volatilità è tornata, soprattutto nei mercati europei. Ma, grazie alle strategie d’investimento che combinano posizioni long (rialziste) e posizioni short (ribassiste) è possibile sfruttare le opportunità che si sono venute a creare sul mercato proprio con l’aumento della maggiore instabilità dei prezzi. A questo proposito, nell’articolo Volatilità nei mercati europei, difendersi con healthcare a attività legate al dollaro Marc Chapman, gestore del fondo HI Principia Fund di Hedge Invest SGR, rivela che la parte long (rialzista) del fondo è principalmente esposta verso titoli con caratteristiche difensive. In particolare, specifica il manager, le principali posizioni nel fondo comprendono il settore HealtchCare e attività legate all’andamento del dollaro che il manager ritiene siano nelle condizioni di difendersi bene in un contesto economico atteso più complicato. “La componente short (ribassista) del portafoglio è invece composta principalmente da società europee con caratteristiche cicliche, dove pensiamo che il vento a favore si stia adesso riducendo e dove pensiamo che il rischio associato agli utili sia piuttosto alto” sottolinea Marc Chapman.

MA WALL STREET HA SEMPRE UNA MARCIA IN PIU’


Restando in tema di profitti aziendali, nell’articolo Investimenti, tutte le possibili insidie della seconda metà del 2018 Dave Lafferty, Chief Market Strategist di Natixis Investment Managers si aspetta un proseguimento della crescita degli utili dell’azionario americano: una circostanza che dovrebbe sostenere i prezzi di Wall Street sebbene in un regime di maggiore volatilità. “Riteniamo che i mercati al di fuori degli States, offrano un miglior valore (a prezzi più bassi), ma è probabile che l’azionario americano li superi fino a quando qualcosa non fermi il settore tecnologico o l’apprezzamento del dollaro non ridurrà gli utili” specifica Dave Lafferty.

MERCATI EMERGENTI, ALLA RISCOPERTA DELL’AFRICA


Nei mercati emergenti, invece, spuntano opportunità sia a breve termine (prossimi sei mesi) che per il pungo periodo (prossimo decennio). Secondo Erik Renander, Gestore del fondo HI Africa Opportunities di Hedge Invest SGR, ci sono le basi per una seconda metà dell’anno promettente.  "Nonostante le preoccupazioni degli investitori verso gli Emergenti, legate alla guerra commerciale e alla crescita globale, questo livello di negatività e di valutazioni depresse pongono le basi per una seconda metà dell’anno promettente, ed è evidente l’opportunità per comprare” puntualizza l’esperto nell’articolo Mercati emergenti, seconda metà dell’anno promettente soprattutto in Africa. Una convinzione la sua che prende spunto anche dalla performance da inizio anno del fondo HI Africa Opportunities che è riuscito a restare in territorio positivo nonostante i forti venti contrari agli emerging markets.

IL MEGATREND DELLE A-SHARES CINESI


Per color che invece guardano al lungo periodo, le A-shares, i titoli delle aziende cinesi quotati sul listino di Shanghai (a differenza delle H-shares quotate invece sul listino di Hong Kong), rappresentano lo strumento ideale per cavalcare la crescita che la Cina registrerà nell’arco dei prossimi dieci anni. Ne sono persuasi Gary Cheung, Managing Director e May Yu, Managing Director di Morgan Stanley Investment Management. Una convinzione basata su molteplici fattori elencati, con dovizia di particolari, nell’articolo A-shares, le azioni per cavalcare la prossima crescita della Cina.

LUSSO, FOCUS SUI GRANDI MARCHI ICONICI


Infine, una annotazione sul settore del lusso. “I grandi marchi iconici, in particolare Louis Vuitton e Gucci, hanno ottenuto una crescita accelerata delle vendite che ha incrementato il prezzo delle azioni delle rispettive società madri” segnala nell’articolo Lusso, vincitori e vinti: un settore molto fertile per la selezione dei titoli Scilla Huang Sun, responsabile azionario settore lusso di GAM Investments che stima un altro anno di crescita organica per il settore lusso superiore al 5%, un ritmo sostenuto se paragonato al contesto relativamente debole della dinamica economica globale. L’esperta poi aggiunge: “I titoli dei marchi vincenti nei prossimi anni dovranno interpretare con precisione le aspirazioni dei clienti al fine di reinventare le offerte per questa nuova era del lusso, pur rimanendo fedeli all’identità dei marchi. Questa sfida dovrebbe garantire una persistenza di tale polarizzazione, creando un ambiente molto fertile per la selezione dei titoli”.

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