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Attese & Mercati – Settimana dal 25 giugno 2018

Insight su cosa ci aspetta e cosa potrebbe sorprenderci nelle economie e sui mercati. Arriva il dato sulla fiducia dei consumatori USA. In Europa occhi sul vertice UE mentre si aspettano i numeri dell'inflazione.

25 Giugno 2018 08:57
financialounge -  fiducia consumatori Unione europea

FIDUCIA ALLE STELLE IN USA


I titoli di giornali e TV sui disastri causati dalle guerre commerciali di Trump sembrano lasciare del tutto indifferenti consumatori e imprese americane. Martedì 26 il Conference Board pubblica l’US Consumer Confidence e le attese sono per una conferma di quota 128, toccata a maggio dopo il 125,6 di aprile. Si tra di un massimo di 18 anni, che indica che l’economia americana si prepara a entrare nella seconda metà del 2018 sostenuta dall’entusiasmo di famiglie e imprese, che continuano a investire ed assumere, indifferenti agli allarmi sull’aumento dei prezzi dei prodotti importati che verrebbero causati dalla guerra dei dazi.

CINA SULLA DIFENSIVA


Sull’altro fronte delle guerre commerciali invece qualche nervosismo sta emergendo, lo yuan è ai minimi del 2018 contro dollaro, ma in buona compagnia, a cominciare dall’euro e da tutte le principali valute, mentre il mercato azionario ha appena archiviato la peggior settimana da cinque mesi, mentre i tassi di interesse sulle scadenze brevissime viaggiano ai massimi da aprile. Così in Cina, ma anche a Taiwan, Messico e Corea del Sud gli occhi sono puntati sulle banche centrali: continueranno a lasciar deprezzare le rispettive monete con i rischi conseguenti di fuga di capitali?

VERTICE DI FUOCO IN EUROPA


Giovedì 28 e venerdì 29 si preannunciano caldi nel Vecchio Continente. Il piatto forte, per non dire indigesto, che sarà servito al vertice UE di Bruxelles sarà sicuramente il tema incandescente dei migranti. Le posizioni sono lontane, per usare un eufemismo, e questo certamente non aiuterà a trovare convergenze sugli altri punti in agenda, vitali per il futuro dell’Unione:  il fondo anticrisi, il bilancio commune, il progetto di unione bancaria, il tema della ristrutturazione del debito. Per l’italiano Conte un battesimo del fuoco niente male.

INFLAZIONE A DUE VELOCITÀ


Venerdì escono i numeri sui prezzi al consumo in USA e Europa. Il Dipartimento al commercio pubblica il dato sulle personal consumption expenditures, quello che guarda la FED per decidere sui tassi, atteso a maggio in accelerazione all’1,9%, dall’1,8% di aprile, praticamente in linea con il target di Jay Powell. Non lo stesso può dirsi per l’Europa: la stima flash dei prezzi al consumo di giugno è per un aumento dell’1,3%, ben lontano dal poco sotto il 2% di obiettivo della BCE, oltretutto un rialzo dovuto soprattutto al prezzo del petrolio.

GRECIA: FESTA O TRAGEDIA?


Non sono mancate le congratulazioni ad Atene per l’uscita dall’emergenza debito e il possibile ritorno di emissioni governative che potrebbero attrarre gli investitori. “But such a cost!” direbbero i Rolling Stones, "A quale prezzo!" Il FT ha fatto due conti in croce e ha scoperto che per restare in linea con il percorso di rientro il bilancio pubblico dovrà mantenere un avanzo primario annuo (al netto degli interessi) del 3,5% del PIL fino al 2022 e del 2,2% fino al 2060! Tradotto vuol dire spendere oltre il 2% in meno di quello che si incassa per i prossimi 40 e passa anni.
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