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Azionario Europa, lo scenario dovrebbe restare favorevole

Sono interessanti, in particolare, i titoli finanziari, le società small e mid-cap in Italia, in Spagna e in Grecia e i titoli sensibili alla spesa per l’edilizia.

21 Luglio 2017 10:17
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In un contesto economico mondiale che dovrebbe restare costruttivo per i titoli azionari, le prospettive per il mercato azionario europeo dovrebbero continuare ad essere molto favorevoli agli investitori. È questa la tesi di Francois-Xavier Chauchat, Chief Economist, Member of the Investment Committee Dorval AM (gruppo Natixis Global AM).

Tesi che poggia sulle previsioni di una crescita del PIL al 2% nell'area euro con la politica monetarie della BCE ancora molto accomodante, dal momento che l'inflazione staziona ancora ben al di sotto del target.

“La crescita si è estesa anche verso nuove aree economiche, compresa l'Italia, contribuendo alla riduzione della leva finanziaria del settore bancario. L’incremento del valore mediano dell'utile per azione per le azioni quotate nell'area euro ha già raggiunto il 13% nel primo trimestre, e pensiamo possa rimanere nel range a doppia cifra sicuramente fino al prossimo anno” puntualizza Francois-Xavier Chauchat, secondo il quale sebbene il vantaggio comparativo delle valutazioni delle azioni europee rispetto a quelle statunitensi sia diminuito notevolmente nelle scorse settimane, a causa del forte calo delle incertezze politiche a seguito della vittoria di Emmanuel Macron in Francia, il premio per il rischio azionario dei titoli dell'area euro rimane molto elevato, con rendimenti superiori di quasi il 6% ai rendimenti delle obbligazioni corporate, rispetto al rapporto 3% contro 4% prima della crisi del 2008.

“Con la diffusione della crescita europea verso l'intera area e la notevole riduzione dei rischi politici, le imprese direttamente o indirettamente esposte ai paesi periferici dell'area euro possono offrire maggiori opportunità” sostiene Francois-Xavier Chauchat che, di conseguenza, guarda con favore ai titoli finanziari e alle società small e mid-cap in Italia, Spagna e persino in Grecia.

“Privilegiamo anche i titoli maggiormente sensibili alla spesa nel settore dell'edilizia e per gli investimenti in Europa continentale. Guardiamo con interesse anche alle società europee esposte alla crescita sui mercati emergenti, che riteniamo saranno gli ultimi a recuperare” spiega Francois-Xavier Chauchat che, infine, avverte: aspettative elevate possono ridurre l'incidenza di buone notizie ed aumentare l'impatto di cattive notizie sul mercato e, in parallelo, generare una maggiore volatilità sui mercati nei prossimi mesi.
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