Contatti

A-share

Idee di investimento – Azioni – 10 luglio 2017

10 Luglio 2017 09:26
financialounge -  A-share ESG idee di investimento informatica mercati azionari Pictet Security PIR pirateria informatica Schroder ISF Italian Equity settore biotech utili
“Il premio di rischio delle azioni rispetto alle obbligazioni rimane favorevole, facendo apparire meno costose le azioni. Il rapporto prezzo / utili (p/e) dovrebbe pertanto poter restare in prossimità dei livelli attuali, e i mercati azionari procedere in linea con l’incremento dei profitti” fanno sapere, nell’articolo “Borse, nessuna bolla speculativa all’orizzonte”, gli esperti di Dorval Asset Management (gruppo Natixis Global AM) che prevedono una prosecuzione di questa tendenza positiva nel 2018 e, ancora una volta, una crescita degli utili a due cifre in Europa.

Tuttavia è opportuno seguire attentamente l’andamento del mercato per proteggersi dal possibile rischio di euforia. A meno di adottare approcci di investimento di medio lungo termine, tra i quali, stanno affermadosi quelli basati sui fattori ESG (ambientale, sociale e di governance). Anche perché, come spiegato nell’articolo “Investimenti responsabili, l’approccio ESG rende le performance competitive”, i fondi che selezionano i titoli in portafoglio sulla base del loro comportamento in ambito ESG mostrano performance competitive. Infatti, come ha evidenziato una recente analisi CNBC su dati Morningstar, non ci sono rilevanti differenze in termini di performance tra investimenti tradizionali e sostenibili. “L’adozione di standard ESG (ambientali, sociali e di governance aziendale) non genera notevoli costi o benefici per un investitore”, hanno scritto gli esperti CNBC, dopo aver analizzato oltre 85 studi del 2015 e altri 25 del 2013.

Per coloro che, invece, intendono sfruttare le opportunità tattiche anche di breve termine, emergono alcune occasioni in specifiche nicchie di mercato. Per esempio, l’inclusione delle azioni di classe A quotate alla borsa di Shanghai nell’indice MSCI Emerging Markets è la conferma dell’importanza crescente del mercato cinese. “L’indice MSCI China tratta con un rapporto prezzo/utili (p/e) per i profitti attesi nei prossimi 12 mesi pari a 13” dice Jian Shi Cortesi di GAM che poi aggiunge: “Se poi si escludono le società della tecnologia, che contano per oltre il 30% del listino, il p/e degli altri settori scende attorno a 10”. Valori che si confrontano con il p/e 24 per l’S&P 500, con il 20 per il Dow Jones e con il 16 per lo Stoxx Europe 600. “Non va inoltre dimenticato che la Cina è ancora fortemente sottopesata nelle asset allocation di tutti i maggiori investitori istituzionali del mondo, che devono ancora partecipare davvero alla ripresa” specifica nell’articolo “Mercati emergenti, è scattata la rincorsa delle azioni della Cina” Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR.

Allo stesso modo è possibile puntare sul dinamismo delle piccole e medie imprese rappresentative del meglio del made in Italy. “Abbiamo sempre guardato con interesse alle piccole e medie imprese italiane, segmento ricco di quelli che chiamiamo ‘gioielli nascosti’: società di alta qualità, esposte su settori di nicchia con buone opportunità di crescita, ma in molti casi non valutate correttamente dal mercato” commenta, nell’articolo “La lunga esperienza nell’azionario Italia ora può sfruttare anche i vantaggi del PIR”, Luca Tenani, Country Head Italy – Asset Management di Schroders, secondo il quale si tratta di un settore poco indagato dagli analisti, che può presentare inefficienze di mercato e, di conseguenza, interessanti occasioni per i gestori attivi. Proprio in questi giorni lo [tooltip-fondi codice_isin="LU0106238719"]Schroder ISF Italian Equity[/tooltip-fondi], che vanta un solido track record e una sovra performance dal lancio rispetto all’indice di Piazza Affari, è diventato PIR compliant, mettendo a disposizione degli investitori uno strumento che consente di coniugare le opportunità di crescita delle PMI italiane nel medio lungo termine con i vantaggi fiscali dei PIR.

Infine, ma certo non per le potenzialità che presentano, una menzione la meritano pure la biotecnologia e la sicurezza. “Da un lato, le grandi capitalizzazioni del settore forniscono una certa stabilità al portafoglio. Dall’altro, le aziende agli albori del proprio sviluppo con un potenziale di crescita significativo, sono vettori di forti performance” rivela nell’articolo “Biotech, nuovi prodotti promettenti a supporto delle quotazioni di borsa”, Rudi van den Eynde, Head of Thematic Global Equity, Candriam Investors Group confidando come tale disciplina di selezione e di costituzione, combinata con un orizzonte d’investimento a tre-cinque anni, si sia rivelata molto utile fino ad oggi, consentendo di sovraperformare regolarmente l’indice in un universo biotecnologico in espansione.

Intanto, in due mesi, prima WannaCrypt a maggio e subito dopo il malware Petya, hanno colpito infrastrutture e compagnie: nell’articolo “Sicurezza informatica, come proteggersi e come investire” si spiega come migliorare la sicurezza informatica e come sfruttarla in termini di investimento finanziario. Infatti, sul versante finanziario, è importante segnalare che esistono fondi specializzati come [tooltip-fondi codice_isin="LU0270905242"]Pictet Security[/tooltip-fondi] che offrono agli investitori la possibilità di esporsi ai maggiori player nel segmento della cybersecurity, come Symantec o Proofpoint, aziende specializzate in progettare e sviluppare soluzioni per combattere questi ransomware e ne evitano la trasmissione. Nel caso specifico del comparto Pictet-Security, l’attuale esposizione complessiva alla cybersecurity è prossima al 15%.
Share:
Trending