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Idee di investimento – Azioni – 21 novembre 2016

21 Novembre 2016 09:54
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La vittoria di Trump dovrebbe generare maggiori aspettative di crescita e di inflazione ma anche un aumento delle incertezze che potrebbero sfociare in volatilità. “Tanti temi restano irrisolti. I movimenti che stiamo vedendo sui mercati potrebbero sovrastimare le aspettative di cambiamento della politica economica e monetaria. Trump sta costituendo la sua squadra. Alcuni personaggi scelti fino ad ora sembrano confermare il marchio di una leadership di outsider dalla politica tradizionale americana. Ciò aumenta l’incertezza. Qual è il costo dell’incertezza per i mercati? Un possibile aumento della volatilità che potrebbe manifestarsi nei prossimi mesi” spiega, nell’articolo “Effetto Trump: salgono le aspettative di inflazione, crescita e volatilità”, Maria Paola Toschi, Market Strategist di JP Morgan Asset Management.

Maggiore incertezza, aumento della volatilità ma anche rotazione settoriale. Sui mercati, e in particolare a Wall Street sta emergendo proprio questo fenomeno e la strategia che punta a selezionare titoli dello stesso settore, uno sottovalutato e l’altro sopravvalutato, dovrebbe beneficiarne. Si tratta della strategia adottata da Pasquale Corvino, Portfolio Manager di Zest Asset Management e gestore del fondo Zest North America Pairs Relative che, nell’articolo “Wall Street, la rotazione settoriale offre nuove fonti di rendimento” rivela i settori nei quali la sua esposizione netta è attualmente positiva: “Tutti i cicli hanno tempistiche differenti ma il dubbio riguarda solo il quando e non il cosa accadrà in termini di valutazioni relative. Di conseguenza, pur avendo al momento posizioni settoriali nette piuttosto trascurabili, in generale siamo positivi sui settori ciclici e piuttosto negativi sui difensivi” afferma Pasquale Corvino che poi aggiunge: “A livello di settori e di style factor (fattori che determinano la direzione degli indici) i mercati sono stati guidati in termini di leadership e allocazione settoriale da tassi di interesse globali sempre più bassi. Credo che possa iniziare una nuova fase in cui si inizierà a valutare nei prezzi perlomeno la fine della deflazione ed uno spiraglio di inflazione”.

Intanto la vittoria di Trump alle elezioni presidenziali USA ha spinto gli analisti ad individuare i settori che potrebbero beneficiarne. Uno dei temi sotto i riflettori, come argomentato nell’articolo “È il momento di affrancarsi dai rischi della direzionalità”, è la cosiddetta Obamacare, la riforma della sanità voluta da Obama e fortemente osteggiata dal partito repubblicano: se, come annunciato da Trump, venisse contrastata potrebbe produrre ricadute positive sul settore farmaceutico e sulla ricerca bio-farmaceutica e un impatto decisamente meno positivo sull’accesso all’assistenza medica di tanti cittadini americani. Secondo Christophe Eggmann di GAM il settore farmaceutico, che sta trattando in Borsa a sconto, potrebbe essere rilanciato anche sotto la spinta dell’attività di M&A (fusioni e acquisizioni) nel settore healthcare.

“In ogni caso, va sempre ricordato che i mercati sono guidati in parte dallo scetticismo e in parte da ottimismo. I nostri portafogli non sono del tutto isolati da queste dicotomie di tipo politico o economico, ed è il motivo per cui la selezione dei titoli rimane fondamentale” fa sapere nell’articolo “I beni di consumo di alta qualità restano validi per il lungo periodo”, il team Quality Growth di Vontobel. È vero che i titoli dei settori dei beni di consumo di prima necessità sono stati sotto pressione nel periodo immediatamente successivo alla elezione di Trump ma è importante tenere bene a mente che nel lungo periodo il settore ha dimostrato un andamento coerente e prevedibile di crescita dei profitti nel corso di molte stagioni politiche: le aziende dei beni di prima necessità vendono infatti prodotti che soddisfano bisogni di base e non sono eccessivamente influenzate dai cicli economici. “Ci aspettiamo che i nostri titoli in portafoglio dei beni di consumo continuino beneficiare di una lungo percorso di opportunità di crescita a livello mondiale, sostenuta da solide basi finanziarie. Inoltre se è vero che i nostri portafogli sono attualmente sottopesati sui titoli bancari, le banche sulle quali siamo esposti sono solide istituzioni globali con situazioni patrimoniali robuste e che beneficiano della crescita nelle varie aree geografiche” puntualizza il team Quality Growth di Vontobel convinto che il proprio approccio bottom-up (costituito nel concentrarsi su società con fondamentali forti e con una crescita degli utili coerente e stabile) possa consentire di resistere a questi periodi di volatilità e di incertezza dei mercati.

Volatilità e incertezza che riguardano anche (e soprattutto) l’Europa. A questo proposito, nei prossimi 18 mesi il referendum costituzionale italiano e le elezioni politiche in Francia e in Germania costituiscono l’ostacolo sulla strada della ripresa europea. I governi europei potrebbero adottare un approccio più pragmatico alla politica fiscale. Se, dopo diversi anni di intensi programmi orientati all’austerità, i paesi europei optassero per questa soluzione dopo essersi resi conto di avere la responsabilità di sostenere le loro economie attraverso una politica fiscale più accomodante, si potrebbe smuovere in meglio la situazione in Europa dove non mancherà il supporto strategico da parte della BCE. Ne è convinto, spiegandone le ragioni nell’articolo “Europa, i prossimi 18 mesi decisivi per una ripresa più sostenibile”, Robert Lind, Economista di Capital Group, secondo il quale nei prossimi mesi Draghi dovrebbe prorogare, forse già nella riunione di dicembre, il suo programma di acquisto di obbligazioni oltre marzo 2017, ampliando la gamma di asset disponibili per l’acquisto.
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