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Idee di investimento – Azioni – 31 ottobre 2016

31 Ottobre 2016 09:21
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Contribuire, tramite approcci innovativi, ad un’evoluzione dei consulenti finanziari per maturare al meglio la piena consapevolezza imprenditoriale. È questa, in estrema sintesi, l’obiettivo che si propone la collaborazione, avviata in estate con la presentazione del libro L’imprendi(promo)tore, tra GAM (Italia) SGR e eStrategike Srl, azienda dedicata allo sviluppo delle competenze professionali dei consulenti finanziari. Un sodalizio che, come spiegato nell’articolo “Consulenti finanziari, come maturare piena consapevolezza imprenditoriale”, prosegue con una serie di 4 lezioni mensili e di incontri di formazione.

D’altra parte i piccoli imprenditori e le PMI costituiscono l’ossatura dell’Italia. A questo proposito vanno segnalati i Piani di risparmio individuali (PIR), tra le novità più interessanti contenute nella legge di Stabilità 2017 in corso di approvazione al parlamento italiano. Come argomentato nell’articolo “Piani di risparmio, una grande occasione per risparmiatori e imprese italiane”, si tratta di una iniziativa promossa dall’attuale governo e inclusa nel cosiddetto capitolo “Finanza per la crescita” ed è indirizzata ai piccoli risparmiatori. I loro investimenti in questi prodotti, se mantenuti per almeno 5 anni, saranno esentati dal pagamento delle imposte con un tetto di 30 mila euro all’anno e di 150 mila euro nel quinquennio. Per quanto riguarda invece i piani di risparmio individuali, le cui regole sono ancora in corso di approvazione, si tratta di prodotti del risparmio gestito i cui investimenti, per almeno il 70% del portafoglio, dovrebbero essere orientati in aziende italiane quotate in Borsa: di quel 70%, il 30% dovrebbe essere indirizzato a società che non facciano parte del Ftsemib (l’indice delle 40 aziende italiane quotate a più alta capitalizzazione di Borsa). In questo modo si vuole far confluire i risparmi degli italiani anche in piccole e medie aziende che sono quelle che più rappresentano il tessuto industriale del nostro paese e che più necessitano di finanziamenti per crescere.

In attesa di vedere se e come si potranno sviluppare i PIR, resta sul tavolo il problema delle banche. Gli esperti di Amundi indicano nell’articolo “Banche europee, come rilanciare l’appeal di azioni e obbligazioni del settore” cosa dovrebbe accadere affinchè le prospettive del settore bancario possano cambiare. In primis, secondo Amundi, sarebbe necessario un cambiamento nella politica monetaria della BCE che potrebbe promuovere una (lieve) inclinazione della curva dei tassi di interesse: questo permetterebbe alle banche di disporre di maggiori margini di intermediazione grazie alla maggiore forbice tra i tassi a breve (a zero o sottozero, ai quali le banche si finanziano prezzo la BCE) e i tassi a medio lungo termine (applicati dalle banche ai prestiti a famiglie e imprese). In secondo luogo, sarebbe opportuno un allentamento dei vincoli normativi in modo da rendere meno stringenti le regole del ‘bail-in’ (salvataggio dall’interno), In terzo luogo, soprattutto nel medio lungo periodo, è indispensabile impostare un significativo miglioramento dell’economia al fine di aumentare i redditi e facilitare la ristrutturazione del settore bancario.

Lasciamo l’Italia e l’Europa e trasferiamoci in Asia dove si sta affermando una nuova importante tendenza: a uno scenario di crescita più elevata sta subentrando quello di un’espansione più lenta ma di migliore qualità. Inoltre l’universo di aziende ben gestite si sta ampliando. “In particolare” fa presente nell’articolo “Azionario Asia, le aziende leader frutto di un’espansione di migliore qualità” Soo Nam NG, Responsabile azionario asiatico di Columbia Threadneedle, “le imprese attive nei mercati di Hong Kong, Singapore e Australia risultano attrezzate per affrontare il mutevole contesto economico mondiale: generano più flussi di cassa e tendono ad aumentare i dividendi”. Grazie alla crescita del reddito dei ceti medi, in Asia i consumi e i servizi come le assicurazioni e l’e-commerce, mostrano tassi di crescita significativi. Altrettanto dinamici sono poi i settori della salute (che beneficia delle esigenze legate all’invecchiamento della popolazione in tutta la regione Asia-Pacifico) e delle infrastrutture (la cui spesa continua ad aumentare). Il tutto senza dimenticare che l’Asia è leader a livello mondiale nella produzione di smartphone e personal computer.

Proprio la proliferazione degli smartphone e dei pc di nuova generazione, insieme alla diffusione dell’Internet delle cose (Internet of Things), della sharing economy e dei Big Data rappresenta un megatrend che l’investitore può sfruttare. Grazie alla diffusione di sensori, segnali e connessioni digitali, l’Internet delle cose (Internet of Things), ovvero l’idea che le apparecchiature possano essere dotate di sensori e connesse alla rete internet per la trasmissione di dati e l’aggiornamento delle attività, sta diventando una realtà con impatti significativi in molti settori da quello della salute al manifatturiero, dalle assicurazioni al comparto finanziario, dalle vendite al dettaglio ai servizi informatici, dalle attività di amministrazione ai trasporti e alle utilities. “Con il fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0340555134"]Digital Communication[/tooltip-fondi] contiamo di sfruttare le grandi opportunità del megatrend della rivoluzione digitale” fanno sapere nell’articolo “Megatrend, tutte le grandi opportunità offerte dalla rivoluzione digitale” da Pictet Asset Management.
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