Arabia Saudita

Se esplode la guerra nel Golfo il greggio può schizzare a $250

14 Gennaio 2016 10:28

financialounge -  Arabia Saudita iran petrolio
a tra Arabia Saudita e Iran è “guerra fredda”, e i mercati continuano a prezzare il barile ai minimi da molti anni. I timori legati alla sovrabbondanza di petrolio sul mercato, da quando è partita la guerra dei prezzi dell’Opec contro i produttori americani, fanno premio sulla possibilità che i prezzi salgano per problemi alle forniture che vengono dal Golfo in caso di escalation tra i due paesi. Ma se la guerra fredda diventasse improvvisamente molto calda, e sfociasse in un conflitto aperto, quale effetto ci sarebbe sul prezzo del greggio?

Il sito specializzato Oilprice.com lo ha chiesto a Hossein Askari, professore alla George Washington University. E la risposta è stata: può schizzare da un giorno all’altro a oltre $250, ma solo per scendere subito dopo attorno a $100. Questo perché, spiega Askari, se i due paesi attaccano reciprocamente le rispettive infrastrutture petrolifere, questo può spingere il prezzo anche a $500, fino a che non si capisce l’estensione dei danni arrecati. Sembrano numeri buttati lì, ma Oilprice nota che la differenza tra un eccesso e una scarsità di petrolio sul mercato globale è più sottile di quanto comunemente si pensi.

Oggi l’OPEC pompa a manetta e la capacità inutilizzata è ai minimi dal 2008. Per questo uno scontro bellico diretto con danni ingenti alle infrastrutture petrolifere potrebbe far schizzare i prezzi in area 3 cifre, perché non ci sarebbe molta capacità estrattiva residua a cui attingere per compensare.

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