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International Editor’s Picks - 14 settembre 2015

14 Settembre 2015 12:54
financialounge -  Boeing cina Federal Reserve Fidelity International International Editor's Picks J.P. Morgan Asset Management
Come giocarsi un rialzo della Fed?

Anche se l’impatto sul valore delle azioni è nullo, il mercato dovrebbe muoversi, sia che giovedì arrivi l’atteso annuncio, sia che arrivi un nulla di fatto. Questo perché, ha spiegato venerdì su CNBC il vice chairman di Ariel Investments Charlie Bobrinskoy, il mercato resta molto illiquido, mentre la Volker rule impedisce alle banche di fare trading. Se la Fed non fa niente, bisogna guardare alle banche, che ne soffrirebbero e potrebbero essere un buon acquisto. Lo stesso vale per i bond sulle scadenze lunghe. Se invece arriva il rialzo, la strategia di Bobrinskoy prevede un alleggerimento e lo spostamento su titoli difensivi. Per James Liu, strategist di JPMorgan Funds, la cosa importante è non farsi cogliere di sorpresa: se arriva il rialzo bisogna essere posizionati sui titoli ciclici, che tendono a far bene quando parte un ciclo di aumenti, specialmente in questo momento che vede l’economia restare indifferente alle turbolenze di Wall Street.

 

Boeing prepara lo sbarco in Cina.

Ne dà notizia il Times di Seattle, dove ha sede il primo produttore globale di aerei, che fino ad ora non ha mai portato fuori dagli Stati Uniti i suoi impianti. Ora sarebbe sul punto di chiudere un accordo per aprire in Cina un centro di installazione di interni e consegna dei 737. L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare in occasione della visita del presidente Xi Jinping, che nei prossimi giorni sarà a Seattle per una visita ufficiale. Oggi finiscono in Cina tra un terzo e un quarto di tutti i 737 prodotti da Boeing. Il progetto prevede che l’assemblaggio finale resti in USA, ma a questo punto gli aerei verrebbero fatti volare vuoti in Cina per l’allestimento interno e la consegna al cliente finale. Una mossa che darebbe a Boeing un ulteriore vantaggio competitivo sul primo mercato mondiale dell’industria aeronautica. E che dovrebbe dare un contributo importante ai programmi di Boeing di aumentare la produzione dagli attuali 42 jet al mese a 52 entro il 2018.

 

Millennial campioni di risparmio.

Lo scrive Bloomberg riportando un’analisi di Fidelity Investment sugli americani tra i 18 e i 34 anni che mettono da parte almeno il 15 per cento del proprio reddito in vista della pensione. Si tratta di 421.000 super-risparmiatori che costituiscono circa il 20% dei millennial censiti nei database di Fidelity. Si tratta di una popolazione giovane, ma che guadagna già bene, in media $73.000 l’anno. Ma sono disposti a mettere da parte una quota molto consistente del reddito, molto di più della generazione precedente, la Gen X, fatta di persone tra i 35 e i 50 anni, disposta ad accantonare molto meno. Cominciare a risparmiare molto presto e accumulare nel tempo consente di affrontare con le spalle più larghe le crisi di mercato, come quella iniziata con il crac di Lehman, che ha fatto le sue vittime soprattutto nella generazione dei baby-boomer, ormai quasi tutti in pensione e quindi con più difficoltà a ricostruire le riserve.
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