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International Editor's Picks - 29 giugno 2015

29 Giugno 2015 12:55
financialounge -  banche centrali grecia Grexit International Editor's Picks politica monetaria settore bancario
Grecia, il contagio può colpire i Balcani
Quando si parla di possibile contagio della crisi greca il pensiero va subito agli altri PIGS, Portogallo, Italia e Spagna. Ma non la pensa così l’International NY Times che invece indica in un’analisi la Bulgaria e gli altri paesi dei Balcani – Serbia, Macedonia e Romania – come più esposti a effetti catastrofici nel caso che Atene vada a picco. Il problema sono le banche greche: nei tempi delle vacche grasse e dei conti pubblici truccati hanno fatto una politica espansionistica molto aggressiva, soprattutto nei paesi vicini fuori dall’area della moneta unica. Come ad esempio la Bulgaria, dove quattro delle prime 10 banche sono di proprietà di istituti greci. Nell’ex paese del blocco sovietico il 20 per cento dei depositi sono in banche di proprietà greca mentre le imprese che esportano dipendono per il 7% dai finanziamenti di istituti ellenici. La Bulgaria ancora non ha conosciuto il fenomeno della corsa a ritirare soldi dai conti correnti, anche perché sono denominati in moneta locale, il Lev bulgaro, e non in euro come invece in Grecia.


L’indiano che aveva visto arrivare il crash teme nuovi problemi
È meno famoso di Nouriel Roubini, ma è anche lui tra i pochi che avevano visto arrivare la tempesta scatenata dal fallimento di Lehman nel 2008. E ora vede altri rischi in arrivo, simili a quelli fronteggiati senza grande successo dal mondo durante la Grande Depressione degli anni 30. Parliamo del capo della Banca Centrale Indiana Raghuram Rajan che secondo quanto riporta il giornale indiano Economic Times avrebbe fatto la seguente dichiarazione alla London Business School: "oggi stiamo cercando di produrre la crescita ma in realtà ce la sottraiamo l’uno dall’altro piuttosto che crearla veramente. Quando facciamo svalutazioni competitive replichiamo la storia di quello che è stato fatto durante la Grande Depressione." E ha aggiunto: "dobbiamo essere più consapevoli degli effetti delle nostre azioni, le regole del gioco vanno riviste”.
In pratica Rajan mette sotto accusa la mancanza di coordinamento tra le politiche espansionistiche adottate dalle principali banche centrali, che possono scivolare in svalutazioni competitive e in vere e proprie guerre valutarie, come quelle devastanti degli anni 30, quando le svalutazioni diventarono una corsa alle armi. Pur non citando monete e paesi specifici, Rajan chiaramente si riferisce a euro, dollaro e yen, di gran lunga le tre divise più importanti. E per chiarire il concetto ha aggiunto: "quando gli elefanti combattono è l’erba che soffre”.


Banche greche e umorismo britannico
A volte una vignetta può raccontare più cose e sfumature di un dotto editoriale. Sul londinese Daily Telegraph è grandiosa quella disegnata da Matt, uno dei due vignettisti, l’altro è Alex, che si alternano sul giornale conservatore britannico. Uno dei due personaggi esce da uno sportello bancario su cui c’è l’insegna Greek Bank, Banca Greca, e dice all’altro: “sono appena riuscito a ritirare 2.000 euro”. E prosegue: “veramente grandioso! Soprattutto perché non ho mai avuto un conto in questa banca”. II titolo dell’articolo sottostante riporta che le banche elleniche sono ormai sull’orlo del collasso. E la vignetta, proprio come un editoriale, spiega il perché.
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