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L’industria dell’auto delocalizza. In USA

30 Marzo 2015 14:10
financialounge -  daimler FCA settore automobilistico USA Volvo
Gli Stati Uniti stanno diventando la fabbrica di automobili del mondo. Sono sempre più i produttori europei che scelgono gli USA per localizzare nuove fabbriche.
L’ultimo è Volvo Car, oggi a proprietà cinese, che ha annunciato un investimento da $500 milioni per costruire un nuovo impianto e sta selezionando lo Stato di destinazione dove localizzare le produzioni dopo aver scartato l’opzione Messico.
Qualche settimana fa era stata la Daimler ad annunciare la costruzione di una fabbrica da mezzo miliardo di dollari in South Carolina. Anche qui la scelta era tra Messico e USA. I bassi salari messicani non attraggono più, perchè alla fine il costo per unità di prodotto è più alto. E non sono solo i costi contenuti a spingere i produttori in USA. C’è anche il vantaggio di andarsi a piazzare in un mercato che tira, e la stabilità valutaria garantita dal dollaro forte. I costi contenuti restano comunque l’incentivo più forte.
Il WSJ ha riportato che di recente anche Volkswagen ha aperto un impianto in Tennessee, dove è riuscita a spuntare un costo per unità di prodotto molto inferiore rispetto a quello sostenuto da Fiat Chrysler Automobiles e da General Motors.
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