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Idee di investimento - Azioni - 20 ottobre 2014

20 Ottobre 2014 09:50
financialounge -  Asia idee di investimento mercati azionari piano di accumulo del capitale settore tecnologico
La ricerca 2014 Global Survey of Financial Advisors di Natixis Global Asset Management, che, come dettagliato nell’articolo “La consulenza al test dei mercati e dell’emotività dei clienti” è stata condotta su 150 professionisti italiani del settore (tra i quali 86 promotori finanziari, 33 private banker e 18 consulenti indipendenti), ha evidenziato due preoccupazioni per i promotori e i consulenti finanziari che potrebbero influire sulla loro attività: i mercati e l’emotività dei clienti. In Italia, infatti, i risparmiatori che reagiscono emotivamente all’andamento dei mercati (86%), la fiducia e l’atteggiamento degli investitori (83%) e i fattori legati al pricing (86%) rappresentano le tre maggiori sfide per i promotori e i consulenti finanziari.

Nell’articolo “Niente panico ma una riflessione sugli obiettivi di investimento” Matthieu David, Responsabile della Distribuzione esterna per l’Italia di BNP Paribas Investment Partners Sgr, fornisce un consiglio agli investitori per assumere l’approccio corretto in questa fase di forte correzione dei mercati: “Occorre fare con calma il punto della personale situazione e riesaminare se quello che è accaduto e sta accadendo sui mercati finanziari modifica in qualche modo il percorso d’investimento rispetto all’obiettivo desiderato (acquisto della casa, studi dei figli, pensione integrativa, polmone finanziario di riserva ecc.). Sentire il consulente permette poi di fare un vero e proprio «tagliando» al portafoglio in modo da evitare scelte emotive: ogni investimento, infatti, deve essere sempre consapevole e preso con lucidità per non vanificare i sacrifici che comporta risparmiare”. Matthieu David indica poi i piani di accumulo (PAC) come lo strumento d’investimento interessante in particolare in questo momento.

Restando in tema di correzione dei mercati, Carlo Benetti, Head of Market Research & Business Innovation di Swiss & Global, nell’articolo “Ultimo trimestre 2014, i 3 fattori da tenere d'occhio”, pur sottolineando nessuno può dire oggi la natura della correzione e cosa accadrà domani, ritiene che, a fronte di questi livelli dei rendimenti dei titoli governativi, le azioni restino la scelta preferibile, non per aspettative di performance a doppia cifra quanto piuttosto come ragionevole fonte di rendimento per il portafoglio.

Per capire invece quale sia l’area geografica da preferire alcuni suggerimenti giungono da BlackRock, Fidelity e UBP.

Per BlackRock, e in particolare per coloro che hanno un profilo di rischio più aggressivo (rispetto ad un investimento bilanciato classico per metà esposto in azioni e per l’altra in bond) e un orizzonte temporale d’investimento superiore ai 5 anni, la soluzione proposta è quella relativa al BGF European Equity Income Fund (EEI). Il comparto, come ha spiegato Luca Giorgi, Head of Retail Sales BlackRock Italia nell’articolo “Le tre soluzioni per la generazione del reddito”, mira a generare un rendimento da dividendo medio pari ad almeno il 110% del rendimento dell’Indice MSCI Europe (NET) e a sovraperformare lo stesso indice su un periodo di cinque anni.

Per Fidelity Worldwide Investment, invece, è l’Asia l’area geografica azionaria preferita come precisato nell’articolo “Il testimone della crescita passa alle azioni asiatiche”. Sono diversi, per gli esperti di Fidelity, i fattori a sostegno della rinascita dei mercati asiatici: le valutazioni relative, il rallentamento dell'Europa, le politiche di allentamento monetario a livello globale, l'effetto degli incentivi e delle riforme in Cina, la maggiore tranquillità sulla scena politica tailandese e le grandi aspettative nei confronti dei nuovi leader in India e Indonesia.

Infine, per coloro che desiderano avere qualche spunto operativo a livello settoriale segnaliamo l’articolo “Borse, positivi sull’IT ma c’è il pericolo cloud computing” nel quale Claudio Borrelli, Head of equity research di Union Bancaire Privée (UBP), suggerisce cautela sui settori industriale e finanziario e, al contempo, rivela un orientamento positivo sull’healthcare e sulla tecnologia: il primo, secondo il gestore, è caratterizzato da multipli di Borsa un po’ tirati ma anche da profitti solidi e stabili, mentre l’hi tech è un settore trainato dall’aumento degli investimenti in IT, dalla revisione al rialzo degli utili, e da valutazioni non eccessive, ma che deve fare i conti con il boom del cloud computing. “La «nuova» corsa all’oro del cloud computing è da tenere sotto osservazione. Gli investimenti in quest’area stanno letteralmente esplodendo, con i data center che stanno spuntando come funghi in tutto il mondo. I prezzi del cloud computing stanno già calando (-30% su base annua) e la sovracapacità è dietro l’angolo. Solo i player più grandi, come Microsoft e Google, saranno in grado di sopravvivere. Gli altri, invece, ed Amazon potrebbe rientrare tra questi, o falliranno o verranno acquisiti al di sotto del valore di mercato” spiega Claudio Borrelli.
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