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credit default swap

Un approccio diversamente attivo sugli high yield

22 Maggio 2014 15:40
financialounge -  credit default swap High Yield liquidità
L’attuale contesto (con il consolidamento della crescita nelle economie avanzate e le banche centrali che continuano a mantenere un approccio estremamente cauto) è positivo per gli asset rischiosi.

In particolare lo è per gli spread del settore high yield, che mostrano valutazioni ancora attraenti tramite, soprattutto, gli indici CDS (Credit Default Swap) high yield: questi infatti evidenziano una sottovalutazione in base al 6,4% di tasso di default implicito a fronte di un tasso di default atteso, per il 2014 e il 2015, del 2%, che è ben al di sotto della media storica del 4%.

Considerando che gli indici CDS high yield non comportano rischi di tassi d’interesse e offrono un’elevata liquidità in qualunque contesto di mercato, l’idea d’investimento risulta convincente. Inoltre, gli indici CDS high yield beneficiano di un rischio di controparte pari a zero (con ricadute positive sulle strategie che utilizzano gli indici CDS, come la strategia Global High Yield di Union Bancaire Privée) in quanto allineati alle pratiche di compensazione del mercato dei future sui tassi d’interesse. Ma c’è di più.

Il team Fixed Income di UBP si è mosso con largo anticipo rispetto alla normativa europea e, dal 31 marzo 2014, si è allineato alla pianificazione del Legislatore statunitense che ha introdotto con la normativa EMIR (European Market Infrastructure Regulation, entrata in vigore il 16 agosto 2012, introduce nuove procedure di compensazione, di comunicazione delle operazioni e di gestione dei rischi significativi per le imprese), l’obbligo di utilizzo di una clearing house per tutte le transazioni con oggetto i CDS. Si offre cosi ai propri investitori europei un vantaggio significativo, potendo beneficiare di una liquidità giornaliera senza rischi di controparte nel momento in cui usano i CDS.

In tre anni, la strategia Global High Yield di Union Bancaire Privée ha raccolto 1,48 miliardi di dollari di asset, registrando una performance superiore rispetto ai competitor, grazie a un approccio di gestione unico che utilizza, tra le altre cose, i CDS e una strategia distintiva di investimento top-down, caratterizzato da un focus analitico sulle condizioni macroeconomiche e identificando i driver dei mercati finanziari, a differenza della maggior parte dei gestori di bond high-yield che adottano esclusivamente un approccio bottom-up, contraddistinto invece dalla selezione dei bond.

Tramite l’approccio top-down di UBP, i gestori sono in grado di regolare l’esposizione della strategia in linea alle proprie aspettative, attraverso tre dimensioni: l’esposizione al mercato high yield; l’esposizione geografica ai mercati high yield statunitensi ed europei; e l’esposizione ai tassi d’interesse, la quale è stata molto limitata dal momento del lancio della strategia e che oggi è praticamente pari a zero.

Inoltre, l’uso dei CDS consente al team di adottare un posizionamento unico, dato che tale strategia è una delle poche a fare uso di questi strumenti, e di giovare di una liquidità quasi perfetta, data dal fatto che la liquidità dei fondi high-yield è generalmente ostacolata da costi di transazione superiori all’1,5%.

Per di più, i CDS offrono un ulteriore vantaggio rispetto ai tradizionali investimenti in bond in termini di rendimenti, grazie a due fattori: in primo luogo, mentre l’universo dei bond è limitato (un’accresciuta domanda provoca un rialzo dei prezzi e un calo dei rendimenti), il mercato dei CDS non è soggetto a tali limiti; in secondo luogo, i CDS, sempre a differenza dei bond, non sono soggetti ai rimborsi anticipati, il che preserva il proprio rendimento potenziale.

La strategia di UBP ha sovraperformato rispetto ai suoi competitor, nonostante il fatto che una delle sue caratteristiche principali, la quasi assenza di esposizione ai tassi d’interesse, abbia in effetti remato contro di essa tra il 2011 e il 2012, dato il contesto ribassista dei tassi. La strategia, dunque, dovrebbe continuare a registrare performance solide nell’attuale contesto positivo.
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