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La BCE supporta le prospettive dei mercati azionari

8 Novembre 2013 22:00
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Dopo la decisione di ieri della BCE di tagliare ulteriormente i tassi, i mercati hanno subito forti sbalzi al ribasso. Nonostante questi aggiustamenti, dovuti per lo più da effetti speculativi, la mossa di Mario Draghi ha aperto la porta a grandi potenzialità di crescita. Proprio di questo aspetto, legato alle opportunità dei mercati, FinanciaLounge ha parlato con Paolo Federici, Responsabile sud Europa e America latina di Fidelity Worldwide Investement, che ha commentato così le ultime notizie.

“Il taglio dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, supporta le già positive prospettive dei mercati azionari globali. Di fatto la crescita globale è in miglioramento ma l’inflazione resta su livelli contenuti, complice una ripresa lenta, e ciò crea le condizioni affinché le principali Banche Centrali a livello mondiale possano continuare ad adottare politiche espansive a supporto della crescita economica. La Federal Reserve – prosegue Federici che volge l’attenzione al quadro macro economico - è riluttante a dare il via al “tapering”, ossia la riduzione degli acquisti di obbligazioni governative, che attualmente procede al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese. Da parte sua la BCE ha tagliato ancora i tassi e rimane aperta ad ulteriori iniziative a supporto della crescita economica. La Bank of England ha promesso di tener bassi i tassi e l’aspettativa di consensus è che la Bank of Japan continui a stampare valuta per uno o più anni a venire.”

In contesto che appunto vede le principali economie mondiali alimentate da politiche monetarie accomodanti, cosa ci si può aspettare per il prossimo futuro e quali le occasioni da cogliere?

“L’attuale contesto positivo per la crescita economica proseguirà assai probabilmente anche nel 2014, supportando le prospettive dell’azionario. Allo scopo di godere dei benefici che questa asset class può offrire in questa fase, senza tuttavia essere esposti a una volatilità eccessiva, possono essere selezionate attraverso strategie dedicate le società più solide e sane a livello globale, caratterizzate dallo stacco continuativo di dividendi elevati e in crescita. Da un lato queste aziende sono meno volatili rispetto alla media del mercato, grazie anche alla preferenza che gli investitori danno proprio ai titoli che staccano dividendi, dall’altro il dividendo stesso può costuituire un’utile fonte di reddito aggiuntivo. In particolare i nostri gestori ricercano quelle aziende che hanno saputo staccare dividendi in maniera continuativa ed in crescita anno dopo anno (i cosiddetti “aristocratici dei dividendi”), proprio perché queste aziende hanno dimostrato storicamente di saper ottenere rendimenti superiori al mercato con livelli di volatilità inferiori.”

Ci sono ancora delle opportunità per chi volesse puntare al mercato europeo?

"Guardando nello specifico all’area Euro, vi sono ancora importanti possibilità di apprezzamento prima di tornare ai massimi storici. È infatti possibile puntare sulle aziende più solide, che beneficiano di un potenziale di crescita particolarmente interessante. Si pensi soltanto che il listino della zona Euro per ritornare sui massimi dovrebbe crescere di circa il 55% rispetto ai valori attuali (fonte Bloomberg, MSCI EMU dal 06.03.2000 al 23.10.2013), valore assai importante in assoluto e di molto superiore all’analogo spazio di apprezzamento del più ampio listino europeo (inclusivo di paesi già oggi sui massimi, come ad esempio il Regno Unito, la Svizzera e i Paesi scandinavi) che dovrebbe crescere di “solo” il 30% per fissare un nuovo record (fonte Bloomberg, MSCI Europe dal 04.09.2000 al 23.10.2013). Questo perché i listini delle società dell'Area Euro sono rimasti per lungo tempo oggetto di sottopeso - spesso indiscriminato - da parte degli investitori internazionali, il che si traduce in opportunità particolarmente interessanti per chi sappia selezionare una ad una le aziende con le migliori prospettive di apprezzamento."

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