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Borse, Milano maglia nera. A Piazza Affari il calo peggiore dopo Brexit

Il Ftse Mib chiude a -11,17%, dopo aver fatto fatica ad aprire. In pesante rosso anche le Borse asiatiche con Tokyo che chiude e -5%. Crollo del 30% del prezzo del petrolio 

di Fabrizio Arnhold 9 Marzo 2020 09:32
financialounge -  borse mercati Piazza Affari

Piazza Affari registra il calo peggiore dopo Brexit. Il panico per il diffondersi del coronavirus affossa i listini: il Ftse Mib non riesce a partire in avvio di contrattazioni. Quando tutti i 40 titoli del paniere entrano in negoziazione, l'indice crolla a -10%, scendendo sotto quota 19.000 punti, per chiudere a -11,17%.  Cali macroscopici  anche tutte le altre Borse europee con Londra che chiude a -7,51%, Francoforte -7,89% e Parigi -8,39%. A Tokyo il Nikkey ha chiuso a -5,38%, Wall Street apre sotto di oltre i 5 punti percentuali, dopo lo stop alle contrattazioni in avvio. Fiammata dello spread sopra i 220 punti base. 

LE MISURE PER CONTENERE IL CORONAVIRUS


Il decreto del governo impone pesanti restrizioni alla Lombardia e altre 14 province in Italia. Gli spostamenti al di fuori della “zona di sicurezza” sono consentiti solo per “per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute”, con il fine di evitare la diffusione del coronavirus. Misure che spaventano i mercati, con Milano in pesante rosso in avvio di seduta. 

CROLLO DEL PETROLIO 


Sui mercati regna la volatilità: nelle ultime due settimane l’indice Stoxx 600 delle Borse europee ha ceduto oltre il 14%, mentre a Wall Street la correzione è stata di oltre l’11%. Si registra anche un crollo delle quotazioni del greggio del 30%, con prezzi ai minimi dal 1991. Il brusco calo è anche dovuto al fallimento del vertice dell’Opec sul taglio alla produzione. 

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ALTISSIMA VOLATILITÀ


Il rendimento del Treasury decennale americano è scivolato sotto lo 0,5%, registrando così il calo più significativo dalla prima guerra del Golfo. I rendimenti dei Bund tedeschi sono crollati ai minimi storici attorno allo 0,70%. La veloce diffusione del Covid-19, a livello globale, sta spaventando gli investitori che hanno venduto il mercato azionario, cercando rifugio nel reddito fisso. 
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