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Borse in rialzo con Piazza Affari tra le migliori, c’è voglia di ripartire

I mercati europei continuano in positivo. A dare slancio la decisione di S&P di lasciare invariato il rating sul debito italiano: Piazza Affari tra le migliori. In calo lo spread, il prezzo del petrolio continua a scendere

di Fabrizio Arnhold 27 Aprile 2020 09:36
financialounge -  borse mercati petrolio Piazza Affari spread

Le Borse europee continuano in territorio ampiamente positivo. Piazza Affari è tra le più toniche, (+2,33%), bene anche Francoforte +2,52%, Parigi +1,75% e Londra +1,49%. I mercati hanno accolto con favore la decisione di S&P di lasciare invariato il giudizio sul debito pubblico italiano. Pesa positivamente sugli umore degli investitori anche l’avvicinarsi della fase 2.

S&P LASCIA INVARIATO IL RATING


La scorsa settimana si è chiusa con una buona notizia. S&P ha deciso di lasciare invariato il rating “Bbb” sul debito italiano. Oggi, quindi, l’effetto è stato un alleggerimento dello spread fra Btp e Bund, che scende in area 223 punti base. Sul fronte Ue, dal Consiglio europeo si rafforza l’ipotesi di un Recovery Fund, legato al bilancio comunitario, anche se resta da chiarire la modalità di finanziamento. 

ALLENTAMENTO DELLE RESTRIZIONI


La settimana si apre con le novità attesa sul fronte coronavirus, con un primo allentamento delle restrizioni in Italia, a partire dal 4 maggio, ma anche negli Stati Uniti, soprattutto in quelli del Sud. A Piazza Affari le stagione delle trimestrali entrerà nel vivo da domani, martedì, con Atlantia e poi mercoledì Italgas. 

Wall Street guarda ormai alla "post-virus economy"


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OCCHI PUNTATI SULLE BANCHE CENTRALI


L’attenzione torna sulle Banche centrali: mercoledì la Fed e giovedì toccherà alla Bce. Gli investitori si aspettano indicazione su ulteriori provvedimenti espansivi, con la Banca centrale europea che potrebbe annunciare un allargamento degli acquisti previsti dal piano di emergenza Pepp.

CONTINUA A SCENDERE IL PETROLIO


Non si ferma il crollo del prezzo del greggio, nonostante alcuni grandi produttori abbiano già iniziato a tagliare la produzione, in anticipo rispetto al 1 maggio, data concordata dai Paesi Opec+ . Il Wti giugno scende sotto i 13 dollari al barile, segnando un calo del 20%. Al ribasso anche il prezzo del Brent, che si attesta di poco sopra i 20 dollari al barile.
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