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Fiducia degli investitori, l’Europa guida l’accelerazione di aprile

La fiducia degli investitori istituzionali è cresciuta ad aprile in tutto il mondo ma l’allungo in Europa (+8,9 punti) è stato quello più significativo.

3 Maggio 2018 09:38
financialounge -  Euromobiliare SGR Europa fiducia investitori

Quota 114,5 punti, il picco più alto degli ultimi 12 mesi. È questo il livello raggiunto ad aprile dall’indice di fiducia degli investitori istituzionali a livello globale misurato in base allo State Street Investor Confidence Index (ICI). Un indicatore sintetico della propensione al rischio da parte degli investitori.

SOPRA 100 INDICA INCLINAZIONE AL RISCHIO


Un livello al di sopra di 100 punti segnala una propensione al rischio mentre al di sotto dei cento punti emerge una inclinazione degli investitori ad essere più prudenti nelle loro scelte di portafoglio. Ad aprile, l’ICI index globale ha registrato un incremento mensile di 3 punti e, soprattutto, ha visto crescere la fiducia degli investitori in tutte le aree del mondo.

LO SCATTO DELL’EUROPA


In Europa, in particolare, l’ICI index regionale dell’area si è portato da 102 a 110,9 punti, registrando l’apprezzamento maggiore mensile ed ha trainato l’intero indice globale. Bene pure l’ICI index Nord America (in aumento da 109,1 a 112,3 punti) e l’ICI index Asia (in salita da 109,6 a 112,7 punti). Valori che dimostrano come in tutte le principali aree del mondo ad aprile sia emersa una propensione al rischio da parte degli istituzionali.

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TRIMESTRALI CONVINCENTI


Secondo gli addetti ai lavori, tale crescente inclinazione alle asset class più rischiose è da attribuire soprattutto al convincente avvio della stagione degli utili del primo trimestre. Nonostante le recenti sfide legate alla maggiore volatilità, alle preoccupazioni per un aumento dell’inflazione maggiore delle attese (anche per il prezzo del petrolio in continua ascesa), ai timori per una potenziale guerra commerciale su scala globale e un’escalation della guerra in Siria è assolutamente degno di nota il dato dell’ICI index dell’Europa.

IN ATTESA DEI DATI DI MAGGIO


Questo soprattutto alla luce di alcuni recenti dati e situazioni (come il PMI dei singoli paesi, la solidità dell’euro che impatta sull’export, e una diffusa instabilità politica) che avrebbero dovuto fiaccare la fiducia degli investitori che, al contrario, è salita in modo convincente in aprile. Sarà interessante verificare già nel mese di maggio la tenuta di tale indice: una possibile inversione di tendenza potrebbe essere utilizzata dai gestori di portafoglio per ridimensionare, a loro volta, l’inclinazione al rischio dei portafogli dei loro clienti.

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STRATEGIE D’INVESTIMENTO


Nel frattempo la strategia d’investimento di Euromobiliare Asset Management resta orientata a favore di una moderata esposizione al rischio. “Continuiamo a preferire l’azionario mentre restiamo cauti sui governativi soprattutto europei” spiegano gli esperti di Euromobiliare AM che poi aggiungono: “Come abbiamo osservato lo scorso mese, il peggioramento del trade-off (contropartita) tra crescita e inflazione rende sicuramente più difficile il percorso di rialzo dei gli indici azionari, ma non ne interrompe definitivamente il cammino”.

IL CALO DELLE BORSE HA RESO PIÚ ATTRAENTI LE VALUTAZIONI


D’altra parte, come sottolineano gli stessi professionisti di Euromobiliare AM, il calo degli indici azionari, in aggiunta alla sostenuta crescita degli utili nelle maggiori aree geografiche, ha riportato le valutazioni azionarie a livelli relativamente più attraenti. “Nel credito (obbligazioni societarie) manteniamo una leggera preferenza per il segmento high yield, meno sensibile al rischio tasso. Tuttavia le attese di ritorno assoluto sono molto contenute ai livelli correnti di spread (extra rendimento rispetto ai titoli di stato)” concludono gli esperti di Euromobiliare AM.
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