raiffeisen capital management

Il 2025 dovrebbe essere un anno costruttivo sui mercati dei capitali, con opportunità di rendimenti interessanti sia nell’obbligazionario che nell’azionario, ma la casa d’investimento invita a non perdere di vista alcuni fattori di rischio

Le condizioni generali del mercato dei capitali per il 2025 appaiono piuttosto costruttive sia per le azioni che per le obbligazioni, ma Raiffeisen CM parte con un posizionamento neutrale

La view è positiva sui titoli di stato, in particolare di Italia e Francia, e sui corporate bond IG in euro e neutrale sulle azioni dei Paesi sviluppati: la presidenza Trump resta un'incognita per i mercati emergenti

Sono 18 i fondi Raiffeisen CM che hanno ottenuto il certificato di conformità alle linee guida della Conferenza Episcopale Italiana assegnato da Nummus.Info

Punto di forza è l'integrazione di analisi approfondite dei temi del futuro come l'energia, la mobilità, la tecnologia, le infrastrutture, le materie prime, l'economia circolare e la salute, l'alimentazione e il benessere

Raiffeisen Capital Management, in un commento di Karin Kunrath, sottolinea la crescita robusta ma anche le tensioni geopolitiche. Prudenza sui bond con preferenza per l’euro, neutralità sulle azioni

L'esperienza storica suggerisce che il possibile calo dei rendimenti e del dollaro Usa dovrebbero avere un effetto favorevole sulle azioni e sulle obbligazioni dei mercati emergenti ma con differenze tra paese e paese

Si tratta di tre diversi fondi che si differenziano per allocazione e esposizione al rischio. Rispondono alle esigenze di chi vuole investire una somma rilevante con un orizzonte a lungo termine

Attualmente sull'obbligazionario, invece, sono i mercati emergenti a presentare il miglior profilo di rischio/rendimento. Ecco cosa aspettarsi nel secondo semestre del 2024 in base alle varie asset class secondo Raiffeisen Capital Management

Il gestore del fondo Bilanciato Sostenibile e responsabile del settore, Wolfgang Pinner, è positivo sia su azioni che obbligazioni sulla scorta di un quadro di tassi e rendimenti in calo sia in Usa che Eurozona