Politica

JD Vance prepara la corsa alla Casa Bianca nel 2028

Il vicepresidente è tra i favoriti per raccogliere l’eredità di Trump, che nelle prossime elezioni non potrà candidarsi

di Antonio Cardarelli 29 Dicembre 2025 11:50

financialounge -  economia presidenziali USA ultimi rumors Vance
Il Partito Repubblicano americano guarda già alle elezioni del 2028 e il vicepresidente JD Vance, al momento, sembra essere pronto a raccogliere il testimone di Donald Trump.

JD VANCE VERSO LE PRESIDENZIALI


Il presidente in carica non potrà candidarsi, essendo già stato eletto due volte (nel 2016 e nel 2024). Secondo quanto riportato da Axios, JD Vance sarebbe già al lavoro per gettare le basi della sua candidatura alla presidenza. Un primo test sarà quello delle elezioni di midterm, in programma nel 2026. L’idea di Vance sarebbe quella di preparare la candidatura senza mettere in ombra il presidente Trump.

LO SCONTRO NEL MONDO MAGA


La strategia articolata in cinque punti attribuisce priorità alla "lealtà" verso Trump, riconoscendo il suo ruolo di figura centrale all'interno del Partito Repubblicano, una condizione che presumibilmente rimarrà invariata almeno fino al 2028. Per Vance sarà fondamentale riuscire a rimanere lontano dallo scontro interno esploso nel mondo Maga, come ha fatto nell’ultimo evento organizzato da Turning Point Usa, il gruppo fondato da Charlie Kirk. Il rischio è di venire additato come "traditore" dall'ala che sostiene la necessità di fedeltà totale a Trump, anche in vista delle prossime elezioni e a costo di forzare la costituzione.

PER ORA È SFIDA VANCE-NEWSOM


Un sondaggio CNN mostra che gli americani iniziano già a guardare alle presidenziali del 2028. Tra repubblicani e indipendenti repubblicani, il candidato preferito è il vicepresidente JD Vance, seguito da Marco Rubio e Ron DeSantis; una piccola percentuale vorrebbe una nuova candidatura di Donald Trump, nonostante il divieto costituzionale. Tra democratici e indipendenti democratici, il nome più citato è il governatore californiano Gavin Newsom, seguito da Kamala Harris, Alexandria Ocasio-Cortez e Pete Buttigieg, mentre una minoranza auspica un ritorno di Barack Obama, anch’esso costituzionalmente impossibile.

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