L'indiscrezione

L’intelligenza artificiale costa troppo? OpenAI cerca 100 miliardi di dollari di finanziamenti

Sam Altman si prepara a un round cruciale per cercare fondi utili alla crescita della società di ChatGPT, che potrebbe arrivare a una capitalizzazione di mille miliardi di dollari

di Antonio Cardarelli 19 Dicembre 2025 12:42

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Il settore dell’intelligenza artificiale continua a cercare finanziamenti. Nonostante il recente raffreddamento del mercato nei confronti delle prospettive dell’IA, OpenAI sarebbe pronta a varare un nuovo round di finanziamenti con l’obiettivo di incamerare circa 100 miliardi di dollari.

ROUND DI FINANZIAMENTI PER OPENAI


La notizia è stata riportata dal Wall Street Journal. La società di Sam Altman è impegnata nel tenere a bada i rivali – come per esempio Anthropic – e per farlo deve finanziare gli ambiziosi progetti di crescita. Se dovesse andare in porto, questo round potrebbe portare il valore dell’azienda fino a 830 miliardi di dollari. Numeri che rendono già OpenAI la società privata a maggior valore al mondo davanti a SpaceX e ByteDance, ma secondo diversi analisti la capitalizzazione potrebbe arrivare fino a mille miliardi di dollari.

ATTESA PER LA QUOTAZIONE DI OPENAI


Secondo il Wall Street Journal, OpenAI sarebbe intenzionata a chiudere il round di finanziamenti entro la fine del primo trimestre. Per Sam Altman si tratta di una prova molto importante in vista dell’attesissima quotazione a Wall Street, che dovrebbe arrivare nel 2026. Nei mesi scorsi il Ceo di OpenAI ha sondato numerosi investitori in tutto il mondo per cercare finanziatori disposti a credere nella costosissima corsa dell’intelligenza artificiale.

L’INVESTIMENTO DI AMAZON


La scorsa settimana diversi media Usa hanno riportato la notizia di un possibile investimento di Amazon. La società di Bezos sarebbe pronta a investire 10 miliardi di dollari per entrare nel capitale della società madre di ChatGPT. In caso di esito positivo dell’affare, Amazon diventerebbe il secondo più grande investitore di OpenAI dietro a Microsoft.

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