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Campari cede amaro Averna e mirto Zedda Piras a Illva Saronno per cento milioni di euro
Chiuso l’accordo economico per la vendita dei due storici marchi. Prosegue la razionalizzazione della strategia di Campari Group, che oggi in Borsa è in territorio positivo
di Antonio Cardarelli 18 Dicembre 2025 10:10
Amaro Averna e mirto di Sardegna Zedda Piras passano da Campari Group a Illva Saronno Holding. Le due società hanno raggiunto un accordo economico per chiudere un affare che era già nell’aria. Il corrispettivo totale dell’operazione è pari a 100 milioni di euro per il 100% della nuova società.
Le voci sulla cessione di Averna e Zedda Piras, oltre che di Braulio, erano circolate a fine novembre. Illva Saronno, quindi, ha battuto la concorrenza di NewPrinces e di altri gruppi che, sempre secondo le voci, erano interessati ai marchi dismessi da Campari Group. Oltre all’iconico Disaronno, Illva è proprietaria anche dei vini siciliani Florio e Duca di Salaparuta. La cessione annunciata da Campari, quindi, è in linea con quanto affermato durante il recente Capital Markets Day.
La transazione prevede la creazione di una società di nuova costituzione a cui verranno conferiti i business di Averna e Zedda Piras, inclusi la proprietà intellettuale, il magazzino di prodotti finiti, alcuni dipendenti, gli stabilimenti produttivi di Caltanissetta in Sicilia (per Averna), e Alghero in Sardegna (per Zedda Piras). Inoltre, Illva Holding eredita l’avviamento, altri accordi contrattuali nonché altre attività correlate.
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Secondo l’accordo reso noto da Campari Group, il corrispettivo è da corrispondersi in cassa ed è soggetto a meccanismi di aggiustamento del prezzo. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026. "La cessione di Averna e Zedda Piras segna un ulteriore passo fondamentale nella nostra strategia di razionalizzazione del portafoglio, con l’obiettivo di concentrarci su un minor numero di iniziative, ma di maggiore impatto strategico, mentre continuiamo a favorire la riduzione della leva finanziaria, come evidenziato nel Capital Markets Day", ha detto Simon Hunt, Ceo di Campari Group.
Illva Saronno Holding e Campari Group hanno inoltre sottoscritto un accordo transitorio relativo alle attività produttive di blending e imbottigliamento di Averna presso lo stabilimento italiano di Campari Group a Canale, nonché un contratto di distribuzione temporaneo. In base a tale accordo, Campari Group continuerà a distribuire i marchi Averna e Zedda Piras in alcuni mercati, tra cui Germania, Austria e Svizzera, fino al successivo trasferimento alla struttura commerciale di Illva Saronno Holding. Nei dodici mesi chiusi a settembre, le vendite nette complessive di Averna e Zedda Piras hanno raggiunto i 26 milioni di euro, con un margine di contribuzione pari a 17 milioni di euro.
“L'acquisizione rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro ruolo come player globale nel settore degli spirit. Grazie alla loro riconosciuta qualità e tradizione, i due marchi costituiscono un’importante aggiunta al nostro portafoglio internazionale e rafforzeranno significativamente la nostra posizione in tre dei nostri mercati prioritari (Stati Uniti, Germania e Italia)", ha aggiunto Marco Ferrari, Ceo di Illva Saronno.
Per quanto riguarda Campari, la cessione dei due marchi è in linea con quanto visto nel 2025. Il gruppo italiano, infatti, è impegnato in una strategia di razionalizzazione del portafoglio “per rafforzare il focus sui core brand contribuendo alla semplificazione del business e alla riduzione della leva finanziaria”. Nel 2025 Campari Group ha venduto uno stabilimento di produzione e co-packing australiano a marzo. Pochi mesi dopo, a giugno, è avvenuta la cessione di Cinzano, mentre a ottobre attraverso Dioniso Group (la joint venture 50/50 con Moët Hennessy), ha venduto Tannico, la piattaforma italiana di e-commerce di vini e spirit.
CAMPARI VENDE AVERNA E ZEDDA PIRAS
Le voci sulla cessione di Averna e Zedda Piras, oltre che di Braulio, erano circolate a fine novembre. Illva Saronno, quindi, ha battuto la concorrenza di NewPrinces e di altri gruppi che, sempre secondo le voci, erano interessati ai marchi dismessi da Campari Group. Oltre all’iconico Disaronno, Illva è proprietaria anche dei vini siciliani Florio e Duca di Salaparuta. La cessione annunciata da Campari, quindi, è in linea con quanto affermato durante il recente Capital Markets Day.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
La transazione prevede la creazione di una società di nuova costituzione a cui verranno conferiti i business di Averna e Zedda Piras, inclusi la proprietà intellettuale, il magazzino di prodotti finiti, alcuni dipendenti, gli stabilimenti produttivi di Caltanissetta in Sicilia (per Averna), e Alghero in Sardegna (per Zedda Piras). Inoltre, Illva Holding eredita l’avviamento, altri accordi contrattuali nonché altre attività correlate.
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Secondo l’accordo reso noto da Campari Group, il corrispettivo è da corrispondersi in cassa ed è soggetto a meccanismi di aggiustamento del prezzo. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima metà del 2026. "La cessione di Averna e Zedda Piras segna un ulteriore passo fondamentale nella nostra strategia di razionalizzazione del portafoglio, con l’obiettivo di concentrarci su un minor numero di iniziative, ma di maggiore impatto strategico, mentre continuiamo a favorire la riduzione della leva finanziaria, come evidenziato nel Capital Markets Day", ha detto Simon Hunt, Ceo di Campari Group.
COSA SUCCEDERÀ NEI PROSSIMI MESI
Illva Saronno Holding e Campari Group hanno inoltre sottoscritto un accordo transitorio relativo alle attività produttive di blending e imbottigliamento di Averna presso lo stabilimento italiano di Campari Group a Canale, nonché un contratto di distribuzione temporaneo. In base a tale accordo, Campari Group continuerà a distribuire i marchi Averna e Zedda Piras in alcuni mercati, tra cui Germania, Austria e Svizzera, fino al successivo trasferimento alla struttura commerciale di Illva Saronno Holding. Nei dodici mesi chiusi a settembre, le vendite nette complessive di Averna e Zedda Piras hanno raggiunto i 26 milioni di euro, con un margine di contribuzione pari a 17 milioni di euro.
IL COMMENTO DI ILLVA SARONNO
“L'acquisizione rappresenta un ulteriore passo verso il rafforzamento del nostro ruolo come player globale nel settore degli spirit. Grazie alla loro riconosciuta qualità e tradizione, i due marchi costituiscono un’importante aggiunta al nostro portafoglio internazionale e rafforzeranno significativamente la nostra posizione in tre dei nostri mercati prioritari (Stati Uniti, Germania e Italia)", ha aggiunto Marco Ferrari, Ceo di Illva Saronno.
LE CESSIONI DI CAMPARI
Per quanto riguarda Campari, la cessione dei due marchi è in linea con quanto visto nel 2025. Il gruppo italiano, infatti, è impegnato in una strategia di razionalizzazione del portafoglio “per rafforzare il focus sui core brand contribuendo alla semplificazione del business e alla riduzione della leva finanziaria”. Nel 2025 Campari Group ha venduto uno stabilimento di produzione e co-packing australiano a marzo. Pochi mesi dopo, a giugno, è avvenuta la cessione di Cinzano, mentre a ottobre attraverso Dioniso Group (la joint venture 50/50 con Moët Hennessy), ha venduto Tannico, la piattaforma italiana di e-commerce di vini e spirit.
