L'outlook

Aberdeen Investments prevede una modesta ripresa dell’economia USA

Per il primo trimestre 2026 la crescita cinese dovrebbe rallentare meno di quanto previsto in precedenza. Le prospettive europee saranno sostenute da una politica fiscale più accomodante

di Silvia Longo 18 Dicembre 2025 18:30

financialounge -  Aberdeen Investments America cina Europa mercati
Aberdeen Investments ha pubblicato le sue previsioni economiche globali per il primo trimestre 2026 delineando una modesta ripresa dell'economia USA e un contesto globale in graduale normalizzazione. L'economia statunitense, infatti, dovrebbe vedere l'attenuarsi dello shock causato dai dazi, il proseguimento dei progressi nell'ambito dell'intelligenza artificiale e l'ulteriore riduzione dei tassi di interesse. La crescita cinese dovrebbe rallentare meno di quanto previsto in precedenza. Le prospettive europee, infine, sono sostenute dalla prossima espansione fiscale.

ECONOMIA USA IN RIPRESA


Per quanto riguarda l'America Paul Diggle, Chief Economist di Aberdeen Investments prevede una crescita del PIL americano leggermente superiore alle previsioni, pari al 2,2% nel 2026 e all'1,9% nel 2027, sostenuta dal continuo stimolo rappresentato dalla crescita degli investimenti in intelligenza artificiale, dagli effetti dell'aumento della ricchezza sui mercati azionari e dall'allentamento fiscale. C'è il rischio che un crollo dell'intelligenza artificiale possa provocare una recessione. Per Diggle sebbene non sia lo scenario di base, tale recessione sarebbe più simile a quella del 2001 che a quella del 2008.

MERCATO DEL LAVORO E INFLAZIONE USA


Il mercato del lavoro statunitense ha subito un rallentamento. "Con la riduzione dei fattori sfavorevoli legati all'incertezza commerciale e ai tassi di interesse elevati il prossimo anno, non prevediamo che questo rallentamento si trasformi in una recessione più grave. Se la Corte Suprema dovesse stabilire che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha il potere di imporre dazi ai sensi dell'IEEPA, l'incertezza commerciale potrebbe aumentare nuovamente. Riteniamo che il presidente troverebbe mezzi alternativi per ricostruire i livelli tariffari intorno al 15%" fa sapere Diggle. L'inflazione statunitense dovrebbe raggiungere il 3,4% nel primo trimestre del 2026 perché l'impatto delle misure tariffarie sui prezzi non hanno ancora raggiunto il picco. L'inflazione dovrebbe scendere al 2% entro la fine del 2026. I responsabili politici della Fed sono divisi sul percorso politico appropriato da seguire. Si prevede che la Fed di Powell procederà a un ulteriore taglio, prima che il prossimo presidente assuma l'incarico nel maggio 2026 e proceda a due ulteriori tagli. Le aree di incertezza sono più ampie del solito, dati i vari potenziali candidati a ricoprire il ruolo.

LE PREVISIONI DI CRESCITA DELLA CINA NEL 2026


La distensione dei rapporti commerciali elimina alcuni dei rischi al ribasso per le prospettive di crescita della Cina. Aberdeen Investments prevede, comunque, delle difficoltà per l'attività economica. Il mercato immobiliare, infatti, continua a rappresentare un fattore sfavorevole, la campagna “anti-involution” potrebbe comportare un nuovo freno agli investimenti e la fiducia dei consumatori è contenuta. Diggle prevede ulteriori stimoli, che rimarranno tuttavia concentrati sugli investimenti in settori strategicamente importanti dal punto di vista dell'offerta piuttosto che della domanda e non contribuiranno in modo significativo a stimolare l'inflazione che rimane bassa. Si rivedono, comunque, al rialzo le previsioni sul PIL cinese per il 2026 al 4,5%. Si tratterebbe di un calo rispetto a quest'anno e si prevede un'ulteriore decelerazione nel 2027.

LE PREVISIONI DI CRESCITA DELL'EUROPA


La crescita europea, secondo l'analisi di Aberdeen Investment, sarà sostenuta da una politica fiscale più accomodante nei prossimi anni. Ad esempio le aspettative di crescita dell'economia tedesca generate dal pacchetto di stimolo fiscale varato nel 2025 prevedono una crescita pari all'1,5% del PIL del Paese. L'inflazione complessiva scenderà al di sotto dell'obiettivo della BCE all'inizio del 2026, ma, per Paul Diggle, Chief Economist di Aberdeen Investments, la BCE non terrà conto di questo dato e manterrà invariata la propria politica, dato il sostegno fiscale. La BCE dovrebbe aumentare i tassi entro la fine del 2027.

"PER IL PROSSIMO ANNO LA PRIORITÀ È LA DIVERSIFICAZIONE DEI PORTAFOGLI"


"Il rischio geopolitico è diventato una caratteristica strutturale dei mercati. Per il prossimo anno il nostro messaggio chiave rimane quello di dare priorità alla diversificazione dei portafogli. In questa fase avanzata del ciclo è sempre più importante tenere presente che le asset class rischiose potrebbero muoversi di pari passo, quindi è importante valutare in che modo scenari meno probabili potrebbero erodere diverse asset class" conclude Peter Branner, Chief Investment Officer di Aberdeen Investments.

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