Turismo
Fontana di Trevi a pagamento: biglietto a 2 euro dal 7 gennaio
In arrivo il ticket per l’accesso ravvicinato alla Fontana di Trevi: una misura per gestire i flussi turistici e tutelare il monumento
di Giulia Brambilla 16 Dicembre 2025 12:11
La Fontana di Trevi entra in una nuova fase della sua storia. A partire da gennaio 2026 l’accesso all’area più vicina al monumento diventerà a pagamento per i visitatori non residenti. Il biglietto, dal costo simbolico di 2 euro, nasce per affrontare l’impatto crescente del turismo di massa su uno dei luoghi più iconici di Roma.
Il pagamento scatterà subito dopo l’Epifania. Dal 7 gennaio saranno attivate due corsie di accesso: una riservata ai residenti romani, che continueranno a entrare gratuitamente, e una per i turisti, che potranno pagare anche con carta di credito. La nuova misura è l'ultima iniziativa di un sistema di controllo già avviato da circa un anno, che prevede un tetto massimo di 400 persone presenti contemporaneamente nell’area della fontana.
La scelta, voluta dall’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi Alessandro Onorato e condivisa dall’amministrazione comunale, serve a salvaguardare la fontana più grande di Roma, capolavoro tardo-barocco di Nicola Salvi. Solo nei primi sei mesi dell’anno la Fontana di Trevi ha registrato oltre 5,3 milioni di visitatori, superando il numero complessivo di ingressi del Pantheon nell’intero 2024.
Dal punto di vista economico, il biglietto alla Fontana di Trevi consentirà di generare risorse da destinare a manutenzione, pulizia e servizi di accoglienza. Secondo le stime, il ticket potrebbe valere fino a 20 milioni di euro l’anno. La vista della fontana dalla piazza resterà comunque libera e gratuita: il pagamento riguarderà solo l’accesso ravvicinato. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra tutela del patrimonio, vivibilità urbana e attrattività turistica, in una città sempre più esposta ai grandi flussi internazionali.
ACCESSO REGOLATO DOPO L’EPIFANIA
Il pagamento scatterà subito dopo l’Epifania. Dal 7 gennaio saranno attivate due corsie di accesso: una riservata ai residenti romani, che continueranno a entrare gratuitamente, e una per i turisti, che potranno pagare anche con carta di credito. La nuova misura è l'ultima iniziativa di un sistema di controllo già avviato da circa un anno, che prevede un tetto massimo di 400 persone presenti contemporaneamente nell’area della fontana.
UNA RISPOSTA ALL’OVERTURISMO
La scelta, voluta dall’assessore al Turismo e ai Grandi Eventi Alessandro Onorato e condivisa dall’amministrazione comunale, serve a salvaguardare la fontana più grande di Roma, capolavoro tardo-barocco di Nicola Salvi. Solo nei primi sei mesi dell’anno la Fontana di Trevi ha registrato oltre 5,3 milioni di visitatori, superando il numero complessivo di ingressi del Pantheon nell’intero 2024.
VALORE ECONOMICO E TUTELA
Dal punto di vista economico, il biglietto alla Fontana di Trevi consentirà di generare risorse da destinare a manutenzione, pulizia e servizi di accoglienza. Secondo le stime, il ticket potrebbe valere fino a 20 milioni di euro l’anno. La vista della fontana dalla piazza resterà comunque libera e gratuita: il pagamento riguarderà solo l’accesso ravvicinato. L’obiettivo è trovare un equilibrio tra tutela del patrimonio, vivibilità urbana e attrattività turistica, in una città sempre più esposta ai grandi flussi internazionali.
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