Le parole

Monito di Mattarella: con l'Intelligenza artificiale rischio stupidità naturale infinita

Il presidente della Repubblica cita l’aforisma di Einstein per mettere in guardia dalle conseguenze dell’affidare decisioni delicate all’IA senza la supervisione dell’uomo

di Antonio Cardarelli 15 Dicembre 2025 16:25

financialounge -  economia intelligenza artificiale Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha messo in guardia dai rischi di affidarsi completamente all’intelligenza artificiale. Citando il famoso aforisma di Albert Einstein, Mattarella ha detto: “Penso che sia molto sottile il crinale tra l’illusione del dominio infallibile delle Intelligenze Artificiali e la prevalenza definitiva della stupidità naturale, che purtroppo, come nel noto aforisma, attribuito ad Albert Einstein, può tendere all’infinito”.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE E ARMI: LE PAROLE DI MATTARELLA


Il presidente della Repubblica ha tenuto un discorso alla Farnesina, durante la XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia. Tanti i temi toccati da Sergio Mattarella, ma il passaggio dedicato all’intelligenza artificiale è stato sicuramente tra quelli più significativi. In particolare, il monito ha riguardato i rischi di “affidare ad algoritmi la decisione sulla vita e la morte” che “segnerebbe un arretramento drammatico della sicurezza collettiva” in riferimento all’utilizzo dell’IA negli armamenti.

IL RISCHIO DELLA DISINFORMAZIONE


Parlando agli ambasciatori e alle ambasciatrici in Italia, il presidente della Repubblica ha citato i rischi legati al “riaffiorare di radicalismi ed estremismi” che rendono, talvolta, difficili le pacifiche convivenze negli stessi Stati e fra gli Stati. Una condizione che, secondo Mattarella, viene alimentata da “flussi informativi manipolativi che, nell’ambito di conflitti ibridi condotti con vari strumenti ostili, congiungono fronte interno e fronte esterno”. Queste attività di disinformazione, secondo il capo dello Stato, “tendono ad accreditare una presunta vulnerabilità delle opinioni pubbliche dei Paesi democratici”.

I CENTRI OPACHI DI POTERE


Nel suo discorso Sergio Mattarella ha inoltre citato “opachi centri di potere” che operano al di fuori delle normative degli Stati sovrani e hanno “vaste capacità di influenza sui cittadini e, con esse, sulle scelte politiche, tanto sul piano interno ai singoli Stati quanto su quello internazionale". Il Capo dello Stato in un passaggio del suo intervento ha sottolineato ancora che "è evidente che è in atto un’operazione, diretta contro il campo occidentale, che vorrebbe allontanare le democrazie dai propri valori, separando i destini delle diverse nazioni. Non è possibile distrarsi e non sono consentiti errori".

L’AGGRESSIONE RUSSA ALL’UCRAINA


"Appare, a dir poco, singolare che, mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività, si assista a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti della Unione Europea, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e per i diritti, sviluppatasi con la condivisione e con l’apprezzamento dell’intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà", ha proseguito Mattarella. Infine, il capo dello Stato ha fatto riferimento alla guerra in Ucraina: "Permane l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l’aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente".

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