L'analisi

Invesco: la Cina persegue una visione futura dell'intelligenza artificiale diversa dall'Occidente

Le aziende statunitensi si concentrano sull'IA e sui modelli ad alte prestazioni mentre Pechino sta seguendo un percorso più pragmatico, ponendo l'accento sull'efficienza, l’adattamento e l'impatto sull'ecosistema

di Stefano Caratelli 13 Dicembre 2025 09:30

financialounge -  Cina-Usa intelligenza artificiale Invesco mercati
Nel lungo termine, l'intelligenza artificiale continuerà a essere una forza trainante sia per i rendimenti azionari che per lo sviluppo economico. A dirlo è l'analisi di Invesco. Gli investitori globali che ricercano opportunità per partecipare alla trasformazione globale dell'intelligenza artificiale devono sapere che oltre gli Stati Uniti c'è la anche la Cina. Il gigante asiatico, infatti, sta emergendo come destinazione preferita con un profilo di rischio/rendimento potenzialmente più elevato e un potenziale di crescita più sostenibile.

FOCUS SU EFFICIENZA, ADATTAMENTO E IMPATTO SULL’ECOSISTEMA


Le aziende statunitensi si concentrano sull'intelligenza artificiale generalista e sui modelli ad alte prestazioni. Pechino, invece, sta seguendo un percorso più pragmatico, ponendo l'accento sull'efficienza, l’adattamento e l'impatto sull'ecosistema. “A differenza delle strategie ad alto impiego di capitale dei giganti tecnologici occidentali” fa sapere David Chao, global market strategist (Asia Pacific) di Invesco, “modelli come DeepSeek R1 e altri prodotti open source dimostrano che è possibile sviluppare un'intelligenza artificiale avanzata senza hardware di livello superiore. Inoltre propongono un cambiamento verso l'efficienza dei costi e l'accessibilità. Ciò ha stimolato un'ondata di sviluppo open source tra gli attori nazionali. Si tratta di chi da priorità all' accessibilità, alla replicabilità e al progresso condiviso rispetto al puro controllo proprietario”.

LA SOLUZIONE PIU’ ADATTA PER LE IMPRESE CINESI SECONDO INVESCO


Una strategia verticale che coinvolga modelli più piccoli addestrati su dati proprietari potrebbe essere la soluzione più adatta per le imprese cinesi con risorse limitate e con accesso contingentato ai chip AI all'avanguardia. Le aziende che dispongono di set di dati specifici per settore, come cartelle cliniche o registri industriali, sono in una posizione ideale per addestrare modelli su misura, costruire difese solide e, infine, tradurre queste capacità in offerte redditizie e scalabili. “Il ruolo dell'approccio open source della Cina, che consente iterazioni più rapide attraverso la condivisione del codice, riduce le barriere all'ingresso e promuove un ambiente di innovazione più collaborativo. L’ecosistema, basato sullo sviluppo distribuito su una base più ampia di contributori, risulta più resiliente agli shock esterni e meno dipendente da un singolo punto di strozzatura” spiega Chao.

LA SVOLTA DI DEEPSEEK


Lo slancio generato dalla svolta di DeepSeek all'inizio di quest'anno ha accelerato l'adozione dell'intelligenza artificiale. Nei sistemi delle principali piattaforme o delle cosiddette “super app” come WeChat, Alipay e Taobao viene integrata la funzionalità dell'intelligenza artificiale. Si sfruttano, infatti, i dati proprietari e il coinvolgimento degli utenti per fornire servizi più personalizzati. Da segnalare anche il raddoppio della base di utenti degli strumenti IA generativa dall’inizio di quest'anno e l’adizione di IA nel segmento in rapida crescita dell'intelligenza artificiale consumer.

INTERO CICLO DI VITA DELLA PRODUZIONE


Nella robotica, i modelli si utilizzano per addestrare le macchine a svolgere compiti anche in ambienti sconosciuti.  Nel settore manifatturiero, gli LLM cioè i modelli linguistici di grandi dimensioni,  vengono integrati in apparecchiature avanzate come veicoli intelligenti connessi e macchine utensili di precisione. Al contempo gli agenti di IA sono sempre più utilizzati nell'intero ciclo di vita della produzione, dalla progettazione e sviluppo al collaudo e implementazione. Un esempio sono le fabbriche quasi completamente automatizzate che costruiscono veicoli elettrici 24 ore su 24 e senza illuminazione. Nel settore sanitario, invece, le autorità stanno promuovendo strumenti diagnostici intelligenti e assistenza terapeutica nelle istituzioni mediche di primo livello.

LA PROSSIMA SFIDA PER IL SETTORE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CINESE


Guardando al futuro, la prossima sfida per il settore dell'IA cinese è quella di ridurre le insidie di una concorrenza sempre più agguerrita. “L'esperienza maturata in settori quali quello automobilistico, energetico e dei materiali ha visto iniziative politiche tese a privilegiare la qualità e l'innovazione. Pertanto, un percorso più sostenibile per il futuro prevede la promozione di una crescita guidata dall'innovazione. Lo sviluppo è determinato dalla differenziazione, dall'efficienza operativa e dall'impatto scalabile piuttosto che dalla sola concorrenza basata sui prezzi” riferisce il global market strategist (Asia Pacific) di Invesco.

BENCHMARK GLOBALI


In quest’ottica va vista l'ambizione di Pechino di posizionare i propri modelli di IA open source come benchmark globali. Secondo OpenCompass, dei 20 modelli principali di benchmark, 10 provengono dalla Cina, tra cui sia grandi aziende affermate che startup emergenti. “Con un approccio ben calibrato che combina il sostegno del governo, la collaborazione open source e un panorama competitivo equilibrato, la Cina sta costruendo un ecosistema di IA incentrato sulla scalabilità, l'accessibilità e l'integrazione a lungo termine in tutta l'economia” conclude Chao.

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