L'apertura dei mercati

Borse Ue caute dopo il taglio della Fed

Il Fomc ha portato i tassi al 3,50%-3,75% ma sono emerse divisioni nel comitato, via libera all'acquisto di titoli di Stato a breve scadenza per 40 miliardi di dollari. I conti di Oracle mettono pressione sul settore tech

di Antonio Cardarelli 11 Dicembre 2025 09:10

financialounge -  Borse europee mercati Piazza Affari
Partenza nel segno della prudenza per i listini europei all'indomani del taglio della Federal Reserve. Piazza Affari e Francoforte cedono lo 0,3%, mentre Parigi apre sotto la parità. Sulla Borsa di Milano scivolano Prysmian, St e Stellantis, mentre Ferrari apre in positivo.

TERZO TAGLIO DEL 2025 PER LA FED


I mercati hanno accolto positivamente il taglio dei tassi di interesse annunciato dalla Federal Reserve. Per la banca centrale americana si tratta della terza riduzione del 2025. Attualmente i Fed Funds sono al 3,50%-3,75%. Nel comunicato e nella successiva conferenza stampa il governatore Powell ha mantenuto toni cauti, ma le Borse hanno festeggiato la decisione della Fed di acquistare titoli del Tesoro a breve scadenza per 40 miliardi di dollari, mossa che ha provocato un calo dei rendimenti dei T-Bond. Powell ha escluso un prossimo aumento dei tassi, affermando che “tempi e modi di ulteriori aggiustamenti dipenderanno dall’outlook economico”.

FOMC DIVISO SULLE PROSSIME MOSSE


Il Federal Open Market Committee (FOMC) ha confermato le divisioni della vigilia. La decisione di tagliare di 25 punti base è stata presa con nove voti a favore e tre contrari. Due esponenti hanno votato per interrompere l’allentamento, mentre Stephen Miran (fedelissimo di Trump) ha chiesto un taglio di 50 punti base. Non a caso, dalla Pennsylvania, il presidente americano ha parlato di un “taglio troppo piccolo” che “doveva essere almeno doppio”. Fare previsioni sulle prossime mosse della Fed non è quindi semplice, ma secondo molti osservatori l’attenzione della banca centrale si sta spostando dall’inflazione (ancora persistente) all’occupazione. Nonostante le previsioni della Fed di un solo taglio dei tassi nel 2026, gli operatori scommettono che andrà oltre: secondo il Fedwatch Tool del Cme Group, c'è una probabilità del 68% che la Banca centrale taglierà i tassi due o più volte, il prossimo anno.

ORACLE PREOCCUPA IL SETTORE TECH


Nella seduta di ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso in rialzo dell’1,05%, mentre l’S&P 500 ha guadagnato lo 0,67%. Più contenuto il rialzo del Nasdaq (+0,33%), mentre i futures puntano verso il basso anche a causa della trimestrale di Oracle, con il gigante del cloud che ha segnato utili e ricavi sotto le attese e negli scambi after hour ha perso oltre il 10%. Chiusura in positivo, invece, per l’indice Nikkei di Tokyo che guadagna lo 0,9% nonostante le pressioni sul settore tech.

VALUTE E PETROLIO


Sul valutario, l'euro torna sotto la soglia di 1,17 dollari, sopra la quale era salito alla vigilia, a 1,1695 mentre il Bitcoin scende del 2% a 90.177 dollari, dopo essere sceso sotto la soglia dei 90.000 dollari a 89.500 sulla scia delle preoccupazioni per il settore tech e l'AI. Ritraccia il petrolio, con il Brent a 61,84 dollari (-0,6%) e il Wti a 58,17 (-0,5%), nonostante la tensione tra Usa e Venezuela dopo che il presidente americano Donald Trump ha annunciato che gli Stati Uniti hanno sequestrato una petroliera al largo delle coste venezuelane. Tra le materie prime, l'argento sale dello 0,3% a 62 dollari l'oncia dopo aver aggiornato il record a 62,88 mentre l'oro scende dello 0,39% mantenendosi comunque sopra i 4.200 dollari l'oncia a 4.212.

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