Intelligenza artificiale
Debutto boom (+400%) sulla Borsa di Shanghai per Moore Threads, rivale cinese di Nvidia
Il titolo vola all’esordio, chiudendo con un prezzo che supera di cinque volte quello iniziale dell’Ipo. Il settore dei chip è strategico per Pechino per non dipendere dai chip Usa di Nvidia
di Fabrizio Arnhold 5 Dicembre 2025 10:40
Un esordio da record quello di Moore Threads Technology Co sulla Borsa di Shanghai. La rivale cinese di Nvidia ha messo a segno un rialzo di oltre il 400% al debutto venerdì. A sostenere il balzo soprattutto le aspettative sulla produzione di chip che, con il bando da parte degli Usa, potrebbe avere più sostegno da parte del governo cinese.
Per ora Moore Threads è ancora una startup. Nonostante la crescente domanda interna di chip per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, la società non ha ancora registrato utili. Per valutare, quindi, una crescita più duratura nel corso del tempo, è chiaro che serva anche il giusto supporto da parte degli utili aziendali. Ma l'avvio ha sueprato le più rosee aspettative.
Il titolo ha chiuso a 600,500 yuan, oltre cinque volte il prezzo dell’Ipo fissato, a 114,28 yuan. Pechino ha spinto per accelerare i tempi per l’approvazione delle Ipo per le aziende di semiconduttori, con l’intento di raggiungere più velocemente l’autosufficienza tecnologica. La sfida con gli Usa è aperta, con le limitazioni da parte degli Stati Uniti sulle esportazioni di chip avanzati in Cina, per frenare la corsa dell’AI.
Il debutto in Borsa di Moore Threads, società cinese fondata dall’ex dirigente di Nvidia China, Zhang Jianzhong, potrebbe essere un buon segnale anche per le altre aziende cinesi di semiconduttori. Recentemente, infatti, anche Huawei e Alibaba hanno aumentato gli investimenti in chip per l’intelligenza artificiale, nonostante la Cina abbia a sua volta limitato le vendite dei chip Nvidia sul mercato interno.
IN ATTESA DEGLI UTILI
Per ora Moore Threads è ancora una startup. Nonostante la crescente domanda interna di chip per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, la società non ha ancora registrato utili. Per valutare, quindi, una crescita più duratura nel corso del tempo, è chiaro che serva anche il giusto supporto da parte degli utili aziendali. Ma l'avvio ha sueprato le più rosee aspettative.
OLTRE CINQUE VOLTE L’IPO
Il titolo ha chiuso a 600,500 yuan, oltre cinque volte il prezzo dell’Ipo fissato, a 114,28 yuan. Pechino ha spinto per accelerare i tempi per l’approvazione delle Ipo per le aziende di semiconduttori, con l’intento di raggiungere più velocemente l’autosufficienza tecnologica. La sfida con gli Usa è aperta, con le limitazioni da parte degli Stati Uniti sulle esportazioni di chip avanzati in Cina, per frenare la corsa dell’AI.
LA GUERRA COMMERCIALE SUI CHIP
Il debutto in Borsa di Moore Threads, società cinese fondata dall’ex dirigente di Nvidia China, Zhang Jianzhong, potrebbe essere un buon segnale anche per le altre aziende cinesi di semiconduttori. Recentemente, infatti, anche Huawei e Alibaba hanno aumentato gli investimenti in chip per l’intelligenza artificiale, nonostante la Cina abbia a sua volta limitato le vendite dei chip Nvidia sul mercato interno.
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