Lo scenario

Mercati e investimenti verso il 2026: anno di transizione o rivoluzione?

Ostrum AM, affiliata Natixis IM, analizza outlook, opportunità e rischi delle principali asset class tra resilienza e tensioni, in un contesto asimmetrico tra Europa, Usa e Paesi Emergenti

di Stefano Caratelli 4 Dicembre 2025 07:55

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Dopo oltre 30 anni di “grande moderazione”, i mercati stanno entrando in una nuova fase in cui gli equilibri globali vengono ridefiniti. La deglobalizzazione impatta flussi commerciali e decisioni d’investimento, stanno emergendo nuovi fattori strutturali come l'ascesa dell'IA, che impatta anche gli attori economici, a cominciare dalle Banche Centrali. Di qui la domanda fondamentale per il 2026: siamo in una fase di transizione o è l'inizio di una vera e propria rottura con l'attuale regime? Axel Botte, Head of Market Strategy, Alexandre Caminade, Head of Sovereign, Emerging Market and Aggregate Fixed Income, Philippe Berthelot, Head of Credit e Monetary Markets, e Frédéric Leguay, Head of Fundamental Equities presentano le prospettive dell’affiliata Natixis IM, Ostrum AM per il prossimo anno: crescita globale ancora irregolare, normalizzazione selettiva delle politiche monetarie, mercato del credito ancora vivace e azionario sostenuto dal ritorno alla crescita degli utili.

OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO SUL MERCATO, MA SELEZIONE E DISCIPLINA


Gaëlle Malléjac, Global Chief Investment Officer di Ostrum AM, sottolinea in conclusione che i parametri tradizionali stanno cedendo il passo a nuove dinamiche, dall’IA al ritorno della sovranità economica e politica che sta prendendo il sopravvento sulla globalizzazione. La crescita rimarrà disomogenea nel 2026, stimolata dall'IA negli Stati Uniti, sostenuta dalla politica fiscale tedesca in Europa e influenzata dalle trasformazioni strutturali in Cina, e sarà accompagnata da rischi, in particolare legati al predominio e persino agli eccessi del settore tecnologico. In questo contesto, la selettività sarà essenziale: ci saranno opportunità, ma servirà un approccio rigoroso e disciplinato, mantenendo portafogli diversificati per trarre vantaggio dalla volatilità.

L’IA HA GENERATO UNA CRESCITA A DUE VELOCITÀ


Secondo Botte, il ritorno di Trump ha aumentato l'incertezza economica USA, pesando su crescita e occupazione, con la notevole eccezione dell’intelligenza artificiale, che contribuirà per quasi metà alla crescita nel 2025. Concentrazione dei finanziamenti, pressione sui costi energetici e rallentamento generale hanno generato una crescita a due velocità che dovrebbe persistere nel 2026, con il rischio di scoppio di una bolla legata all'IA e il deterioramento della qualità del credito al consumo principali fattori negativi, mentre l'inflazione dovrebbe moderarsi e la disoccupazione continuare ad aumentare.

REDDITO FISSO ASIMMETRICO, FAVORISCE GLI EMERGENTI


Il reddito fisso vede un contesto asimmetrico tra Europa, USA e Mercati Emergenti, secondo Caminade, per i rendimenti dei Bund tedeschi fattori rialzisti e ribassisti si compensano, l'incertezza sulla valutazione delle società di IA e le tensioni nel mercato non quotato in USA dovrebbero sostenerne la domanda, mentre la BCE contribuirà ad ancorare la parte breve della curva. Gli spread sul debito dei Paesi periferici europei dovrebbero continuare a ridursi, mentre lo spread della Francia riflette una situazione fiscale e politica più fragile. I Mercati Emergenti beneficiano di un differenziale di crescita favorevole e di un costante miglioramento dei rating, e Ostrum AM ritiene che offrano opportunità interessanti.

CREDITO PREFERITO IN EUROPA, INCERTEZZA IN USA


Il mercato del credito rimane vivace, per Berthelot: in un 2026 che dovrebbe essere simile al 2025 sarà l'asset obbligazionario preferito con in Europa qualità stabile, leva controllata e insolvenze contenute. Le emissioni di reverse yankee dovrebbero raggiungere un nuovo record, trainate dalle massicce esigenze di investimento degli hyperscaler nell'IA, mentre dimensioni e opacità del credito non quotato, in particolare negli USA, rimangono fonti di incertezza e volatilità. Ostrum AM mantiene una preferenza per il debito bancario, i cui spread potrebbero offrire una performance relativa più solida.

AZIONARIO EUROPEO SUPPORTATO DAGLI UTILI


Nell’azionario il mercato europeo rimane in crescita grazie agli utili, che dovrebbero registrare una performance positiva nel 2026, ma dipendente dalla capacità delle aziende di soddisfare elevate aspettative. Secondo Leguay, l’azionario europeo nel 2026 dipenderà maggiormente da fattori endogeni, come stimoli fiscali e effetti ritardati dei tagli dei tassi della BCE, e sarà necessario monitorare il rallentamento dell'economia statunitense e il suo impatto in particolare sull'occupazione, mentre la calma geopolitica rappresenterebbe un ulteriore fattore favorevole. Ostrum AM prevede una crescita del 9% della base degli utili, in netto aumento rispetto agli ultimi tre anni, con le azioni europee, ancora sottopesate, che dovrebbero continuare ad attrarre capitali.

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