Banche centrali

Hassett alla Fed preoccupa i “bond vigilantes”

Secondo il Financial Times, i grandi investitori obbligazionari temono un sell-off sui T-Bond provocato da un taglio dei tassi di interesse troppo aggressivo

di Antonio Cardarelli 4 Dicembre 2025 10:03

financialounge -  economia Federal Reserve kevin hassett ultimi rumors
Kevin Hassett è tra i favoriti per la successione di Jerome Powell alla guida della Federal Reserve. Ma il nome del consigliere economico di Trump non sarebbe pienamente gradito ai “bond vigilantes”, i grandi investitori obbligazionari Usa. L’indiscrezione è stata riportata dal Financial Times, che parla di un round di confronto tra il Dipartimento del Tesoro e diverse grandi società d’investimento e banche di Wall Street.

I DUBBI SU KEVIN HASSETT ALLA FED


In base a questa ricostruzione, i “bond vigilantes” (ovvero coloro che attraverso i loro acquisti e vendite possono “punire” governi e banche centrali che compiono scelte ritenute rischiose o irresponsabili) temono che un taglio troppo aggressivo dei tassi di interesse possa scatenare un sell-off sui titoli di Stato Usa. Non è un mistero, infatti, che Hassett sia perfettamente allineato con Trump sulla necessità di ridurre in modo deciso il costo del denaro.

IL RISCHIO INFLAZIONE


Tuttavia, l’inflazione negli Usa viaggia a un livello più alto rispetto all’Europa, e non è escluso che possa rialzare la testa. Un mix di tassi bassi e inflazione elevata, è il timore dei “bond vigilantes”, potrebbe essere estremamente pericoloso per l’economia americana. E ciò potrebbe ripercuotersi sui titoli di Stato, un po’ come accaduto qualche anno fa nel Regno Unito con la premier Liz Truss.

FED: I NOMI IN LIZZAOLTRE KEVIN HASSETT


Kevin Hassett è al momento considerato il principale candidato per la Federal Reserve. Ma diversi grandi investitori, secondo il FT, avrebbero espresso la propria preferenza per altri nomi, come Rick Rieder di BlackRock o il governatore della Fed Christopher Waller. Il mandato di Jerome Powell – più volte finito nel mirino di Trump per la sua prudenza considerata eccessiva – scade a maggio del 2026. Il presidente americano ha fatto sapere che scioglierà la riserva sul nome all’inizio del prossimo anno.

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