Sostenibilità

COP30, per Raiffeisen Capital Management si è conclusa con un compromesso minimo

Dall’analisi della casa d’investimento emergono anche opportunità per le aziende e gli investitori che investono tempestivamente in innovazioni, tecnologie verdi e modelli di business sostenibili

di Leo Campagna 3 Dicembre 2025 09:21

financialounge -  cop30 green economy investimenti sostenibili Raiffeisen Capital Management
Nessun obbligo di abbandonare carbone, petrolio e gas, e assenza totale del termine “fossile”. Nel documento finale della COP30 di Belém, in Brasile, non è stata inserita alcuna tabella di marcia vincolante per una chiara transizione energetica. “La preferenza emersa è quella a favore dell’adattamento ai cambiamenti climatici rispetto alla prevenzione, con una forte enfasi sui finanziamenti, in particolare con l'obiettivo di triplicare i fondi per l'adattamento entro il 2035. Ciò riflette la crescente consapevolezza che gli effetti dei cambiamenti climatici sono ormai inevitabili e che l'adattamento è urgentemente necessario” tiene a sottolienare Wolfgang Pinner, Head of Corporate Responsibility, Raiffeisen Capital Management.

COP30: OBIETTIVO 1,5 GRADI


Per quanto riguarda l'obiettivo 1,5 gradi, nel testo conclusivo della conferenza è stato ribadito, senza tuttavia essere indicati in modo concreto le misure e gli impegni per il suo effettivo rispetto. “Secondo i ricercatori climatici, l'obiettivo primario dovrebbe essere quello di raggiungere emissioni nette pari a zero e, successivamente, procedere alla rimozione della CO2 dall'atmosfera, da realizzare attraverso il rimboschimento e misure tecniche CDR (Carbon Dioxide Removal, rimozione dell'anidride carbonica)” spiega Pinner.

AIUTI CLIMATICI AI PAESI PIÙ POVERI


I paesi industrializzati si sono impegnati ad aumentare in modo significativo i loro aiuti climatici ai paesi più poveri, ribadendo l'impegno a stanziare almeno 300 miliardi di dollari all'anno per i paesi in via di sviluppo. Oltre all'obiettivo di 300 miliardi all’anno, al fine di sostenere l'adattamento e la protezione del clima, entro il 2035 si punta a raggiungere i 1.300 miliardi di dollari USA all'anno, il cui finanziamento preciso è tuttavia ancora da definire e richiede una forte partecipazione di attori privati.

JUST TRANSITION MECHANISM


Durante la COP30 è stato approvato un programma per una “transizione energetica equa” (Just Transition Mechanism) che promuove l'equilibrio sociale nella transizione verso le energie sostenibili. Il “meccanismo di transizione equa” si propone di garantire che siano presi in considerazione aspetti sociali quali il lavoro dignitoso, la sicurezza sociale e la riduzione delle disuguaglianze. È stato inoltre concordato di finalizzare un mercato internazionale del carbonio (articolo 6 dell'accordo di Parigi).

DIFFUSIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI ANCORA NON SUFFICIENTE


Nell’ambito delle energie rinnovabili, l'obiettivo è quello di triplicarle entro il 2030 e raddoppiare l'efficienza energetica, senza tuttavia nuovi impegni vincolanti. Nel frattempo, dai rapporti è emerso che nonostante la crescita a livelli record, il ritmo diffusione del settore delle energie rinnovabili non è ancora sufficiente. “Per raggiungere l'obiettivo, a partire dal 2025 dovrebbero essere installate ogni anno circa 1122 gigawatt di nuova capacità, il che corrisponde a una crescita annua di circa il 16,6%. Ciò richiede investimenti significativi in infrastrutture di rete, soluzioni di stoccaggio e misure politiche accelerate” specifica l’Head of Corporate Responsibility di Raiffeisen CM.

PROTEZIONE DELLE FORESTE


Insufficienti anche le misure concrete per la tutela della protezione delle foreste. E’ vero che è stato avviato il Fondo per le foreste tropicali (Tropical Forests Forever Facility, TFFF) dal Brasile con il sostegno di Germania, Norvegia, Francia e altri paesi. Un fondo creato per fornire incentivi finanziari per la conservazione delle foreste tropicali. Ma è altrettanto evidente come non sia stato adottato alcun piano d'azione globale vincolante per fermare la deforestazione entro il 2030. “I risultati della COP30 hanno implicazioni significative per noi investitori. Da un lato  il picco del petrolio è ora previsto solo all'inizio degli anni '30 a conferma del rallentamento del processo di abbandono dei combustibili fossili. Dall'altro, la crescente attenzione all'adattamento climatico e alla digitalizzazione può essere interpretata come un'opportunità per le aziende e gli investitori che investono tempestivamente in innovazioni, tecnologie verdi e modelli di business sostenibili” conclude Pinner.

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