Previdenza
Pensioni, ecco di quanto aumentano gli assegni da gennaio
Il ministero dell’Economia ha definito l’aliquota da applicare alla rivalutazione delle pensioni, calcolando un’inflazione nel 2025 all’1,4%. Ecco di quanto saliranno gli importi
di Redazione 2 Dicembre 2025 16:37
Il prossimo anno le pensioni si rivalutano considerando un’inflazione che per il 2025 è fissata all’1,4%. C’è da dire che si tratta di una previsione del Mef, in attesa dei dati Istat definitivi. Non sono esclusi, quindi, in futuro eventuali conguagli.
Le pensioni minime, secondo i calcoli, aumenteranno di 3 euro, a 619,8 euro. Un aumento superiore alla precedente rivalutazione che si fermava a 1,8 euro aggiuntivi. La rivalutazione cambia in base alle fasce di reddito. Sarà del 100% per gli assegni fino a 2.447,39 euro, ossia quattro volte la pensione base.
La rivalutazione scende al 90% per gli assegni tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo, fino quindi a 3.059,24 euro. Per gli assegni superiori a cinque volte il trattamento minimo, infine, la rivalutazione sarà del 75%. In questo ultimo caso, per i redditi oltre i 3.059,24 euro mensili.
Facciamo qualche esempio pratico per rendere al meglio l’idea. Un assegno da 1.000 euro salirà a 1.014 euro, con un aumento dell’1,4% pieno. Uno da 2.000 euro salirà a 2.028 euro, un assegno da 2.500 euro salirà a 2.534,88 euro. Oltre le quattro volte l’assegno minimo la rivalutazione si riduce al 90%. In questo caso 2.800 euro diventeranno 2.838,7 euro. Si tratta però sempre di somme lorde, sottoposte quindi all’applicazione dell’Irpef e delle addizionali locali.
LE MINIME SALIRANNO DI TRE EURO
Le pensioni minime, secondo i calcoli, aumenteranno di 3 euro, a 619,8 euro. Un aumento superiore alla precedente rivalutazione che si fermava a 1,8 euro aggiuntivi. La rivalutazione cambia in base alle fasce di reddito. Sarà del 100% per gli assegni fino a 2.447,39 euro, ossia quattro volte la pensione base.
LA PERCENTUALE DI RIVALUTAZIONE
La rivalutazione scende al 90% per gli assegni tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo, fino quindi a 3.059,24 euro. Per gli assegni superiori a cinque volte il trattamento minimo, infine, la rivalutazione sarà del 75%. In questo ultimo caso, per i redditi oltre i 3.059,24 euro mensili.
QUANTO AUMENTERÀ LA PENSIONE
Facciamo qualche esempio pratico per rendere al meglio l’idea. Un assegno da 1.000 euro salirà a 1.014 euro, con un aumento dell’1,4% pieno. Uno da 2.000 euro salirà a 2.028 euro, un assegno da 2.500 euro salirà a 2.534,88 euro. Oltre le quattro volte l’assegno minimo la rivalutazione si riduce al 90%. In questo caso 2.800 euro diventeranno 2.838,7 euro. Si tratta però sempre di somme lorde, sottoposte quindi all’applicazione dell’Irpef e delle addizionali locali.
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