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Fincantieri scivola in borsa dopo la revisione degli ordini Usa

La Marina americana ha ridotto il programma Constellation affidato a Fincantieri. Rimane garantita la copertura dei costi già sostenuti oltre a probabili nuovi ordini in settori considerati più strategici da Washington. Nonostante questo il titolo ha perso oltre il 4% a Milano

di Redazione 26 Novembre 2025 14:56

financialounge -  BorsaItaliana Constellation Fincantieri MarinaUSA
Nuovo capitolo nel rapporto tra Fincantieri e la Marina degli Stati Uniti. Quest’ultima ha rivisto il programma delle fregate classe Constellation, uno dei più rilevanti contratti internazionali della cantieristica degli ultimi anni. Il programma Constellation prevede la costruzione di una nuova classe di fregate, più moderne ed efficienti, pensate per rafforzare le capacità operative della flotta nelle missioni di difesa e pattugliamento. La rimodulazione appena annunciata ha ridotto da sei a due le unità affidate al gruppo italiano. Inoltre le quattro successive sono state cancellate attraverso una procedura di “termination for convenience" cioè una clausola che permette di interrompere un contratto in qualsiasi momento per un mutamento delle esigenze strategiche. Una scelta che riflette il riposizionamento strategico della flotta americana, sempre più orientata verso nuove tipologie di navi considerate più urgenti nelle attuali priorità operative.

INDENNIZZI CHE MITIGANO L’IMPATTO E LAVORI SOSTITUTIVI


Il contratto originario, firmato nel 2020 per un valore complessivo di 5,5 miliardi di dollari, prevedeva fino a dieci unità tra ordini e opzioni. Il programma, tuttavia, aveva incontrato negli ultimi anni ritardi significativi, in gran parte dovuti alla revisione del design richiesta dalla stessa Marina Usa. Nonostante la cancellazione delle quattro navi, l’effetto economico immediato per Fincantieri risulta limitato. La società ha infatti ottenuto un indennizzo di circa 3 miliardi di dollari  che ha coperto integralmente i costi già sostenuti per le unità cancellate.
Restano invece confermate le attività sulle due fregate attualmente in costruzione presso il cantiere Fincantieri Marinette Marine, nel Wisconsin, con consegne fissate tra il 2028 e il 2029. Parallelamente, il gruppo ha aperto un canale preferenziale per nuove commesse che la Marina Usa intende avviare nei segmenti più urgenti: rompighiaccio, navi anfibie e unità destinate a missioni speciali industriale diretta negli Stati Uniti rappresenta un vantaggio competitivo significativo.

TITOLO FINCANTIERI IN CALO, ANALISTI DIVISI MA TENDENZIALMENTE POSITIVI


Nonostante Fincantieri abbia ricordato i forti investimenti nei cantieri americani e l’obiettivo di rafforzare il proprio ruolo nella cantieristica Usa, la notizia ha comunque pesato sul titolo, sceso in Borsa di oltre il 4% a 16,9 euro. Il ribasso riflette sia la riduzione del portafoglio ordini sia l’incertezza legata al cambio di priorità della Marina americana.
Gli analisti, tuttavia, non leggono l’intesa come un passo indietro. Intermonte definisce l’accordo "strategicamente positivo", evidenziando come l’indennizzo limiti l’impatto economico e come le nuove linee di investimento americane possano tradursi in ordini potenzialmente più redditizi.
Equita invece ha sottolineato che la copertura dei costi evita conseguenze finanziarie rilevanti e riduce i rischi connessi a un programma che negli ultimi anni aveva mostrato criticità crescenti. Resta comunque aperto il tema dell’effetto domino: la scelta della Marina Usa potrebbe infatti influire sulle decisioni di altre marine militari impegnate nei propri programmi di rinnovo, un elemento da monitorare nei prossimi mesi.

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