L'apertura dei mercati
Borse Ue in rosso, tornano i timori sulla bolla dell’intelligenza artificiale
Avvio in ribasso per i principali listini del Vecchio Continente, con gli investitori che non superano i dubbi sul comparto tech e sul prossimo taglio della Fed. A Piazza Affari in calo Leonardo (-3,3%), male il comparto bancario
di Fabrizio Arnhold 21 Novembre 2025 09:15
Le Borse europee, dopo aver chiuso la seduta di in territorio positivo, aprono in rosso, con i dubbi sull’intelligenza artificiale e sui prossimi tagli della Fed. A Milano il Ftse Mib segna -1,01%, il Dax di Francoforte -1,26%, il Cac 40 di Parigi -0,73%, l’Ibex 35 di Madrid -1,40% e il Ftse 100 di Londra -0,69%. La Borsa di Tokyo archivia la settimana con l’indice Nikkei in deciso calo (-2,3%), sulla scia dei ribassi di Wall Street.
I conti record del colosso dei chip Nvidia che ieri hanno dato supporto ai mercati europei non bastano per dare slancio a Wall Street che ha chiuso in rosso, con il Dow Jones a -0,85%, lo S&P 500 a - 1,56% e il Nasdaq a -2,15%. A pesare, oltre ai dubbi sulla bolla tech legata all’intelligenza artificiale, anche la possibilità che la Fed non tagli i tassi nella prossima riunione di dicembre. Per le Borse globali, questa che si sta per chiudere, è la settimana peggiore da aprile, dal Liberation Day di Trump, con l’annuncio dei dazi.
Salgono le possibilità che la Federal Reserve rimandi la prossima sforbiciata dai tassi di interesse. Al momento, guardando il FedWatch Tool del Cme Group, le possibilità che i tassi restino invariati sono al 58,4%, mentre le possibilità di un taglio di 25 punti base sono al 41,6%. Da valutare anche i numeri degli indici del Pmi manifatturiero e servizi, in Europa e negli Stati Uniti, per avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali.
Sul versante valutario, l’euro è poco mosso a 1,54 dollari. In deciso ribasso la quotazione del Bitcoin a 85mila dollari (-3%). Scende anche il petrolio, con Wti scadenza gennaio che scambia a 58 dollari al barile (-1%), mentre il Brent a 62,4 dollari (-1,4%). In calo anche l’oro, con il contratto spot che sfiora i 4mila dollari l’oncia. A Piazza Affari apre in coda al listino Leonardo (-3,3%), male il comparto bancario. Lo spread apre piatto a 75 punti base.
I CONTI DI NVIDIA NON BASTANO
I conti record del colosso dei chip Nvidia che ieri hanno dato supporto ai mercati europei non bastano per dare slancio a Wall Street che ha chiuso in rosso, con il Dow Jones a -0,85%, lo S&P 500 a - 1,56% e il Nasdaq a -2,15%. A pesare, oltre ai dubbi sulla bolla tech legata all’intelligenza artificiale, anche la possibilità che la Fed non tagli i tassi nella prossima riunione di dicembre. Per le Borse globali, questa che si sta per chiudere, è la settimana peggiore da aprile, dal Liberation Day di Trump, con l’annuncio dei dazi.
DUBBI SULLA FED
Salgono le possibilità che la Federal Reserve rimandi la prossima sforbiciata dai tassi di interesse. Al momento, guardando il FedWatch Tool del Cme Group, le possibilità che i tassi restino invariati sono al 58,4%, mentre le possibilità di un taglio di 25 punti base sono al 41,6%. Da valutare anche i numeri degli indici del Pmi manifatturiero e servizi, in Europa e negli Stati Uniti, per avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse delle banche centrali.
SCENDONO ORO E PETROLIO
Sul versante valutario, l’euro è poco mosso a 1,54 dollari. In deciso ribasso la quotazione del Bitcoin a 85mila dollari (-3%). Scende anche il petrolio, con Wti scadenza gennaio che scambia a 58 dollari al barile (-1%), mentre il Brent a 62,4 dollari (-1,4%). In calo anche l’oro, con il contratto spot che sfiora i 4mila dollari l’oncia. A Piazza Affari apre in coda al listino Leonardo (-3,3%), male il comparto bancario. Lo spread apre piatto a 75 punti base.
Trending